Giovani atleti stroncati da malori, l’ex medico della Fiorentina: “Mai sottovalutare alcun sintomo”

Dopo la prematura morte del calciatore Giani parla il dottor Manzuoli: "E' necessario fare accertamenti continui sullo stato di salute degli sportivi"

Morti improvvise, anche in giovani e atleti, come nell’ultimo caso toscano del calciatore Mattia Giani, solo 25 anni, andato in arresto cardiaco ieri durante il mach contro il Lanciotto nel campo sportivo di Campi, e deceduto, oggi (15 aprile), a Careggi dove era stato portato in condizioni disperate.  

Muore dopo ore di agonia il calciatore di 26 anni colpito da un malore in campo

La morte improvvisa cardiaca (Mi) colpisce ogni anno in Italia più di 1.000 giovani con età inferiore ai 40 anni, e insorge frequentemente in soggetti apparentemente sani.

Sulla questione la nostra redazione ne ha parlato con il dottor Marcello Manzuoli, con studio a Prato, ex medico sportivo della Fiorentina, nell’era di Cecchi Gori. 

In Italia esiste l’obbligo del certificato medico-sportivo prima di iniziare una qualsiasi attività, dal calcio al pugilato, dal rugby alla ginnastica e alla danza. Tanto più nel caso di Mattia, che militava nel campionato Eccellenza.

“E’ dal 1982 che esiste l’obbligo della certificazione medica, ma solo per le attività agonistiche: gli esami fatti non sono quelli del mondo professionista.  Questi sono molto più approfonditi. In Eccellenza, come nel caso della tragedia del ragazzo morto oggi, sono sufficienti una visita medica, l’elettrocardiogramma a riposo e sotto sforzo e l’esame delle urine”.

Come viene rilasciato il certificato? 

“Una volta superati positivamente gli esami, e ha validità per un anno. Poi va ripetuto tutto l’iter”.

In Toscana esiste uno screening? 

“Non credo sia mai stato attivato, ma potrei sbagliarmi”.

Quali le patologie più gravi? 

La cardiomiopatia aritmogena del ventricolo destro. Che è anche la prima causa di morte: si tratta di una malattia ereditaria del muscolo cardiaco che predispone all’insorgenza di aritmie ventricolari e morte improvvisa, particolarmente nel giovane e nell’atleta. Poi la sindrome del Qt lungo e la sindrome di Brugada. La prima è una patologia cardiaca su base genetica, caratterizzata da un elevato rischio di aritmie (irregolarità del battito), che possono provocare sincope e arresto cardiaco. La seconda è una malattia geneticamente determinata che predispone al rischio di aritmie ventricolari maligne e può essere causa di morte improvvisa in giovani adulti con un cuore strutturalmente sano”

I malori fatali, durante le attività sportive, sono, quasi, all’ordine del giorno. A cosa sono dovuti, e come prevenirli?

Fare sempre accertamenti. E il medico, se ha sospetti, ha l’obbligo di prescrivere accertamenti più approfonditi. A volte basta una semplice febbre, un’influenza, per provocare un’aritmia”.

Come si spiega il fatto che al campo dove si disputava ieri la partita durante la quale il giovane calciatore si è accasciato in campo, senza sensi, non fosse presente un’ambulanza, che, chiamata, è arrivata molti minuti dopo?

“Un’ambulanza deve sempre essere presente in occasione di manifestazioni sportive. Mi pare strano che ieri, nel campionato di Eccellenza, non ci fosse. Mi è capitato, anche di recente, di assistere ad una partita di Promozione e l’ambulanza c’era”.

La voce di un aumento del rischio di morte cardiaca improvvisa tra gli atleti, per effetto del vaccino contro Covid-19, si è andata diffondendo in questi ultimi tempi. E’ possibile un legame?

Nessuna relazione, lo escludo. E lo dimostra anche il fatto che chi, non vaccinato, ha contratto il Covid ha avuto, poi, pericarditi che miocarditi. Le morti improvvise ci sono sempre state, ma la stampa non ne dava notizia, come, invece, avviene oggi. Purtroppo eliminarle sarà difficile, se non addirittura impossibile”.

 

Sostieni l’informazione gratuita con una donazione

Commenti

L'email è richiesta ma non verrà mostrata ai visitatori. Il contenuto di questo commento esprime il pensiero dell'autore e non rappresenta la linea editoriale di Toscana in Diretta, che rimane autonoma e indipendente. I messaggi inclusi nei commenti non sono testi giornalistici, ma post inviati dai singoli lettori che possono essere automaticamente pubblicati senza filtro preventivo. I commenti che includano uno o più link a siti esterni verranno rimossi in automatico dal sistema.