Terremoti in Mugello e Val di Bisenzio, gli ingegneri: “Prevenzione unica arma, anche contro la paura”

In primis tutti gli edifici dovrebbero essere sottoposti a controlli almeno ogni 50 anni

“I terremoti non si possono prevedere e le scosse rilevate in Mugello e Val di Bisenzio non fanno eccezione. Tuttavia ciò non significa che non ci si debba preparare a fenomeni simili: sono importanti gli accertamenti sui vecchi edifici e piccole misure anti-sismiche in casa”.

A dirlo è Giancarlo Fianchisti, presidente dell’Ordine degli Ingegneri della provincia di Firenze, riguardo al terremoto avvertito negli ultimi giorni in Mugello e in Val di Bisenzio.

“Non è assolutamente da sottovalutare la revisione degli edifici – dice Fianchisti -, specialmente per quelli più datati. Sarebbe una mossa preventiva potenzialmente determinante per i danni lasciati da un evento sismico. Non importa se non presentano evidenti deterioramenti o se costruiti in cemento armato: dovrebbero tutti essere sottoposti a controlli almeno ogni 50 anni”. 

“Nelle nostre case, inoltre – conclude il presidente –, potremmo adottare qualche accorgimento. A iniziare con i mobili che durante una scossa potrebbero cadere: fissare al muro gli armadi o le librerie in modo che restino fermi, o quantomeno non intralcino le vie d’uscita, è un salvavita. In secondo luogo consiglio di prepararsi a un eventuale piano di fuga, individuare le uscite sicure, gli oggetti da portare con sé, e i punti di raccolta all’esterno, che devono essere completamente sgombri e non sotto elementi architettonici che potrebbero cedere”.

“E’ opportuno assicurarsi che  tutti i componenti della famiglia o gli inquilini conoscano le procedure di sicurezza in caso di terremoto, identificare le uscite di emergenza e pianificare un punto di raccolta sicuro” aggiunge Marco Moricci, coordinatore della  Commissione Area di Mugello Val di Sieve.

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