Sfonda la porta, l’aggredisce e la minaccia con un coltello alla gola: fermato

Numerosi gli episodi contro la vittima

Rintracciato a casa della vittima , la Squadra Mobile di Livorno, diretta dal dottor Giuseppe Lodeserto, ha eseguito un’ ordinanza di misura cautelare personale del divieto di avvicinamento alla parte offesa, nei confronti di cittadino straniero, già sottoposto al divieto di dimora nel Comune di Livorno,  per aver compiuto atti persecutori nei confronti di una donna livornese con la quale aveva avuto una relazione sentimentale,  frequentando, seppur sporadicamente, la casa della vittima.

I motivi dei dissidi spaziavano dalla gelosia alla richiesta di denaro. L’esistenza di contrasti interni alla coppia erano stati segnalati alle forze dell’ordine dalla stessa parte offesa, da una amica e dai vicini di casa, che sovente assistevano a litigi anche molto violenti, tanto da richiedere, in più occasioni, l’intervento delle forze di Polizia.

In una occasione l’uomo, dopo aver sfondato la porta d’ingresso dell’abitazione della donna, le aveva scagliato contro un televisore, che, rompendosi, le aveva provocato una ferita da taglio ad un braccio. In un’altra occasione lo stesso, introdottosi a casa della ex l’aveva aggredita con uno storditore e successivamente minacciata di morte con un coltello alla gola. Anche in tale occasione era intervenuta una pattuglia della polizia, ma all’arrivo l’uomo si era già dileguato.

Infine, pochi giorni fa, una passante aveva notato una giovane che correva per strada chiedendo aiuto, inseguita da un uomo armato di coltello; la testimone, a bordo di ciclomotore, si era fermata facendola salire a bordo del mezzo e ripartendo velocemente. Poco dopo interveniva una pattuglia, ma lo straniero aveva già fatto perdere le proprie tracce.

A seguito dei vari gravi episodi accaduti, il gip del tribunale di Livorno, su richiesta della Procura della Repubblica, ha emesso una ordinanza di misura cautelare personale del divieto di avvicinamento alla parte offesa, dando al contempo l’autorizzazione per il suo accompagnamento ad un centro per il rimpatrio nello Stato di provenienza.

Lo straniero è stato rintracciato a casa della vittima che, inviando una e-mail di aiuto alla questura ha avvisato la polizia della sua presenza all’interno della propria abitazione.

Le volanti, invece, hanno sorpreso ancora in possesso della refurtiva un cittadino albanese e lo hanno arrestato. I poliziotti hanno trovato due uomini nascosti nell’ombra, che accortisi della loro presenza si sono dati alla fuga. Uno dei due è stato raggiunto e, a seguito di perquisizione, arrestato poiché ritrovato con addosso un grosso cacciavite a taglio e della refurtiva (tra cui braccialetti orecchini e un orologio da polso) di proprietà di un condomino che riconosceva gli oggetti sottratti.

 

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