Tentano il furto in pieno giorno, in tre scappano sul tetto ma vengono fermati dai carabinieri

In tre finiscono in carcere

I carabinieri della Stazione di Quarrata sventano un furto in appartamento in pieno giorno: in manette tre cittadini rumeni.

A Quarrata, all’ora di pranzo dello scorso 11 aprile, al numero d’emergenza “112” è giunta una chiamata di un cittadino che aveva notato tre soggetti in atteggiamento sospetto a bordo di una VW Touran di color beige con targa rumena.

Immediatamente attivata dalla Centrale Operativa, giungeva celermente sul posto la pattuglia della Stazione di Quarrata, che, pur dando immediatamente corso alle ricerche del veicolo, in un primo momento non lo intercettava poiché evidentemente nel frattempo si era spostato. Tuttavia, i militari continuavano a gravitare in zona continuando le ricerche fino a quando, dopo circa un quarto d’ora, presso la centrale operativa arrivava una seconda telefonata da parte di un altro cittadino che segnalava tre persone sospette, avvistate in località Campiglio nei pressi di un parcheggio pubblico.

La pattuglia, giunta all’interno del parcheggio, notava la medesima autovettura precedentemente segnalata, che da un controllo in banca dati non risultava rubata. Nel corso delle operazioni, però, i militari notavano tre individui sopra il tetto di un capannone industriale situato di fronte al parcheggio che provenivano dal retro di un’abitazione attigua.

I tre individui, alla vista dei militari, si davano rapidamente alla fuga, ma dopo un breve inseguimento a piedi, venivano infine raggiunti e bloccati.

I tre mostravano evidenti segni di nervosismo e, a specifica domanda dei militari, uno dei tre dichiarava che il mezzo era di sua proprietà. Considerate le particolari circostanze, i tre venivano accompagnati presso gli uffici del comando Stazione per accertamenti sul loro conto.

Mentre alcuni carabinieri effettuavano i controlli necessari, altri ritornavano sul luogo per eseguire un accurato sopralluogo accompagnati alla proprietaria dell’abitazione, durante cui veniva accertato che qualcuno si era introdotto all’interno forzando l’avvolgibile del bagno e rompendo il vetro della finestra mettendo completamente a soqquadro la casa alla ricerca di qualcosa da asportare e che quella era la via di fuga usata dai malintenzionati per allontanarsi.

La successiva perquisizione personale dava esito negativo, mentre quella sull’autovettura faceva rinvenire numerosi oggetto da scasso (cacciaviti di varie dimensioni, cesoie, pinze, coltelli di vario tipo e dimensioni, un bilancino di precisione), una chiave di accensione elettronica con logo Mercedes e alcuni orologi.

Il quadro indiziario nei confronti delle persone presenti in caserma è stato corroborato inoltre dal fatto che, oltre ai vari strumenti di effrazione, sono stati trovati anche due boccettine contenenti reagenti chimici per accertare la genuinità di oro ed argento (“autest”, saggio per oro 18k; “silberprufsaure”, saggio per argento) e una lente d’ingrandimento da gioielliere.

Di concerto con il pm della Procura di Pistoia di turno, i militari hanno quindi proceduto all’arresto in flagranza dei tre individui (di cui uno aveva precedenti per reati contro il patrimoni) per tentato furto aggravato. Ora due si trovano in carcere a Prato, il terzo in quello di Pistoia.  

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