Medici e infermieri ancora minacciati al Primo soccorso

Un 30enne dà in escandescenze durante le cure, intervengono i carabinieri

È arrivato al Primo soccorso di Follonica col volto tumefatto in seguito a una lite, ha chiesto di essere curato. Quando però i sanitari hanno iniziato a medicarlo, ha reagito insultando e minacciando due infermieri e un medico.

Sono stati immediatamente chiamati i carabinieri ed è stato deciso di trasferire l’uomo, 30 anni arrivato al presidio medico accompagnato dalla madre, all’ospedale di Grosseto, dove si è recato in autonomia. Nei suoi confronti non sarebbe stata sporta denuncia.

Sulla vicenda interviene però l’Ordine dei Medici di Grosseto: “La sicurezza sul posto di lavoro deve essere tutelata – dichiara la presidente Paola Pasqualini – La nostra categoria non può rischiare ogni giorno un’aggressione fisica o verbale, non è più ammissibile. Adesso le istituzioni e l’azienda devono attivarsi necessariamente per assicurare la presenza di personale addetto al controllo nei luoghi più a rischio: penso ai punti di primo soccorso, ai presidi di continuità assistenziale, nei reparti di psichiatria. Lo stiamo dicendo da giorni: non si tratta più di casi sporadici ma di un vero e proprio attacco ai danni di chi opera nel settore sociosanitario. Stiamo ancora piangendo la scomparsa della psichiatra pisana Barbara Capovani e oggi dobbiamo fare nuovamente i conti con un’aggressione ripetuta per due volte, prima ai danni dei soccorritori del Codice rosa e adesso di una collega e di due infermiere. Che cosa si sta aspettando per trovare soluzioni reali ed efficaci? Non è ammissibile lavorare in un clima di paura, perdipiù per chi come noi ha il compito di occuparsi della salute dei cittadini”.

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