Attentati alla linea ad alta velocità: in carcere un anarchico

Indagini in corso su due minori

Ordinanza di custodia cautelare in carcere, emessa dal gip, quella eseguita oggi, 25 gennaio, dalla Digos di Firenze  a seguito di indagini coordinate dalla procura della Repubblica direzione distrettuale antiterrorismo  e sotto il profilo operativo della direzione centrale della polizia di prevenzione, a carico di un anarchico indiziato di essere l’autore di sei attentati realizzati  in un periodo compreso tra il 28 agosto ed il 28 dicembre contro la linea ad alta velocità che collega Firenze a Bologna, nei tratti passanti dalle località di S. Piero a Sieve e Firenzuola. I reati ipotizzati a carico dell’arrestato son attentato alla sicurezza dei trasporti, pena prevista, da 1 a 5 anni, reato continuato che aggrava la pena principale sino al triplo e associazione con finalità di terrorismo, associazione che si propone il compimento di atti di violenza con finalità di terrorismo, pena da 7 a 15 anni. 

Gli elementi investigativi sono stati acquisiti nella fase dei sopralluoghi preliminari anche grazie al fattivo contributo della Polfer e della Scientifica, proseguendo con lo svolgimento ad opera della Digos, di attività tipiche di natura tecnica, ma soprattutto attività atipiche costituite da riscontri sul territorio pedinamenti ed osservazioni.

I danni causati dagli attentati sono di cospicua entità economica ed hanno riguardato strumentazione demandata a garantire l’incolumità dei viaggiatori in caso di incidenti.  In un episodio, tra l’altro, è stato danneggiato il quadro di comando del sistema di areazione servente la galleria interessata da uno degli attentati, che in caso d’incidente ferroviario, non avrebbe consentito il corretto deflusso dei fumi prodotti. 

L’aggravante per motivi di terrorismo si ravvisa nel fatto che la linea ad alta velocità è da tempo oggetto di attentati da parte delle compagini anarchiche nazionali, sodalizi con i quali l’arrestato intrattiene stabili contatti, quantomeno in ambito provinciale.    

La procura minorile ha iscritto nel registro degli indagati un ragazzo ed una ragazza al fine di valutare il loro eventuale coinvolgimento negli episodi. Nei confronti dei due minori la polizia ha eseguito, con personale Digos, altrettanti decreti di perquisizione, le cui risultanze sono al vaglio degli investigatori che dovranno accertare l’effettivo coinvolgimento degli stessi nella vicenda.

 Il procedimento è attualmente pendente in fase di indagini preliminari e l’effettiva responsabilità della persona destinataria della misura cautelare, in uno con la fondatezza delle ipotesi d’accusa mosse a suo carico, sarà vagliata nel corso del successivo processo. Non si escludono ulteriori sviluppi investigativi e probatori, anche in favore della persona sottoposta ad indagini.

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