Tre merli in gabbia come richiami vivi: scattano sequestro e denuncia

Blitz dei Forestali a Vicchio

Tre merli allevati come richiami vivi, prelevati illecitamente, sono finiti sotto sequestro e il detentore è stato denunciato.

Il sopralluogo, in un immobile a Vicchio, è stato eseguito dai Forestali di Borgo San Lorenzo

I carabinieri forestali sono entrati nell’edificio nella disponibilità dell’uomo, che risultava essere un deposito di materiale vario, tra cui numerose gabbie per uccelli, che l’interessato ha dichiarato di aver utilizzato per l’allevamento di richiami vivi, attualmente cessato. Lo stesso ha spiegato ai militari di detenere solo tre esemplari di merlo, detenzione che ha giustificato producendo copia dell’istanza di autorizzazione per allevamento di uccelli da utilizzare come richiami vivi, presentata alla Regione Toscana, che tuttavia non era stato ancora autorizzato.

I tre esemplari di merlo, non ancora adulti, erano detenuti nell’abitazione dell’uomo, all’interno di una gabbietta delle dimensioni di circa 20×30 centimetri con altezza di circa 25 centimetri. La gabbia era fornita di cibo e acqua, ma le dimensioni non erano adeguate ad ospitare tre merli. Gabbie di tale tipo vengono infatti di solito utilizzate per la detenzione di un solo uccello durante l’attività venatoria.

Circa l’origine dei tre uccelli, l’uomo ha prodotto un documento a sua firma, attestante la provenienza di otto merli dall’allevamento di uccelli da utilizzare come richiami vivi, di sua proprietà.

I carabinieri forestali hanno chiesto che venisse loro mostrato il luogo dove si trovavano gli altri uccelli dell’allevamento, da cui sarebbero nati anche gli altri indicati nel documento esibito. Tuttavia il luogo del presunto allevamento risultava in realtà chiuso e l’immobile non più nella sua disponibilità. L’uomo ha inoltre dichiarato di non avere altri esemplari oltre ai tre poiché, ha spiegato, ignoti ne avevano aperta la gabbia, facendoli volare via.

E’ apparso chiaro ai militari che la detenzione dei tre merli fosse riconducibile ad una illecita cattura in natura, con plausibile sottrazione dei piccoli dal nido.

Sostieni l’informazione gratuita con una donazione

Commenti

L'email è richiesta ma non verrà mostrata ai visitatori. Il contenuto di questo commento esprime il pensiero dell'autore e non rappresenta la linea editoriale di Toscana in Diretta, che rimane autonoma e indipendente. I messaggi inclusi nei commenti non sono testi giornalistici, ma post inviati dai singoli lettori che possono essere automaticamente pubblicati senza filtro preventivo. I commenti che includano uno o più link a siti esterni verranno rimossi in automatico dal sistema.