I carabinieri di Pistoia inaugurano la stanza d’ascolto per le vittime di violenza di genere foto

Il  locale è stato arredato in modo da presentarsi quanto più accogliente e confortevole possibile

Inaugurata questa mattina (9 ottobre) una stanza dedicata all’ascolto delle vittime di violenza di genere, all’interno della caserma sede del comando provinciale dei carabinieri di Pistoia.

Il taglio del nastro alla presenza del comandante provinciale, colonnello Stanislao Nacca, della presidente nazionale di SoroptimistItalia, Giovanna Guercio,  e della presidente del club di Pistoia – Montecatini Terme, Patrizia Cecchi.

Il  locale è stato arredato in modo da presentarsi quanto più accogliente e confortevole possibile, rendendolo simile ad una stanza di una comune abitazione, al fine di trasmettere, alla persona già psicologicamente provata a causa delle sofferenze patite, una sensazione di accoglienza e attenzione per la sua situazione. A tale scopo, all’interno della stanza, è stato creato anche un angolo dove sono presenti giochi e peluche, che permetta di accogliere eventuali bambini.

L’allestimento di tale locale, che tra l’altro è l’unico attualmente presente in provincia di Pistoia, è stato possibile grazie ad un protocollo d’intesa che il comando generale dell’Arma dei carabinieri ha stipulato con l’associazione Soroptimist International Italia per la realizzazione del progetto Una stanza tutta per sé che prevede, appunto, la realizzazione, all’interno delle caserme dell’Arma, di locali destinati all’ascolto protetto delle vittime vulnerabili.

L’Arma dei carabinieri ha da sempre prestato massima attenzione al fenomeno dei reati di violenza di genere.

In tale ottica sono stati individuati due referenti provinciali per il monitoraggio sul fenomeno della violenza di genere i quali, dopo aver frequentato un corso specifico, si occupano del monitoraggio del fenomeno e della raccolta e dell’analisi dei relativi dati, oltre a fornire un qualificato supporto ad ogni militare della provincia che si trovi a trattare casi connessi alla tematica. Ovviamente ogni militare, nell’ambito della continua formazione professionale, viene appositamente istruito e formato per conoscere come comportarsi nel caso in cui venga chiamato ad intervenire qualora giunga una segnalazione di un possibile episodio di violenza di genere.

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