Domato l’incendio a Bucine, in corso le operazioni di bonifica. Il sindaco: “Episodio che fa pensare”

Il rogo ha interessato alcune vasche contenenti liquidi per il processo elettrolitico all’interno del reparto di galvanica

Hanno lavorato tutta la notte, dalla sera di ieri (8 aprile) i vigili del fuoco per domare le fiamme divampatate in uno stabilimento specializzato nella lavorazione di metalli a Bucine, la Lem Industries

incendio azienda orafa Bucine

Il rogo ha interessato alcune vasche contenenti liquidi per il processo elettrolitico all’interno del reparto di galvanica.

Nessuna persona è rimasta coinvolta. Questa mattina (9 aprile) sono in corso le operazioni di bonifica e monitoraggio dell’area.

“E’ un episodio che fa pensare – ha detto preoccupato il sindaco di Bucine Nicola Benini -, non è comprensibile un secondo incendio nell’arco di una settimana nello stesso luogo”. “C’è grande preoccupazione – ha aggiunto il vicesindaco di Terranuova Bracciolini, Mauro Di Ponte – ci siamo confrontati anche con il vice prefetto di turno su quanto accaduto questa sera e venerdì scorso. Due incendi a distanza di così poco tempo l’uno dall’altro non possono essere una casualità”.

L’azienda andata a fuoco ieri sera, infatti, è vicina al calzaturificio Valentino distrutto da un incendio giorni fa.

Capannoni industriali a fuoco nell’aretino, il maxi rogo poco prima dell’alba

Il personale Arpat oggi (9 aprile) è intervenuto sul luogo dell’incendio, che ha coinvolto uno stabilimento con lavorazioni galvaniche nel Comune di Bucine.

L’incendio ha interessato le vasche galvaniche con soluzioni per i trattamenti galvanici e diverse strutture di polietilene e Pvc; inoltre i vigili del fuoco hanno riferito che anche il magazzino delle materie prime è stato coinvolto dall’incendio ma all’interno dello stesso, secondo le dichiarazioni del proprietario ai nostri operatori, sembra non fossero stoccati cianuri.

Gli operatori Arpat hanno fatto installare una pompa nel pozzetto di raccolta delle acque meteoriche dilavanti (Amd) prima della loro immissione nel torrente di Caposelvi, in modo da interrompere lo sversamento delle acque di spegnimento e delle relative schiume nel corso d’acqua.

Inoltre hanno provveduto a prendere contatti con la azienda sanitaria competente per territorio.

Il settore modellistica previsionale di Arpat ha verificato i dati anemologici della stazione già presa a riferimento per l’incendio della settimana scorsa allo stabilimento Valentino Shoes, constatando una situazione meteorologica quasi identica, con venti molto deboli provenienti da ovest – nord ovest che hanno presumibilmente spinto i fumi verso est – sud est.

La presidente della Provincia di Arezzo, Silvia Chiassai Martini, e il responsabile di Confindustria Toscana Sud delegazione di Arezzo, Alessandro Tarquini, si sono recati questa mattina dal prefetto di Arezzo, Anna Palombi, per un confronto.

“Ieri sera, appena avvertita di quanto stava accedendo – afferma la presidente della Provincia – mi sono recata personalmente sul posto per verificare l’entità del danno a una delle realtà produttive e lavorative più importanti del Valdarno, ma anche per avere un riscontro circa il rischio legato alla diffusione dei fumi nell’aria, tenuti subito sotto controllo e senza alcuna conseguenza sulla salute”.

“La situazione è preoccupante – dice Silvia Chiassai Martini – si tratta di due grandi aziende, 400 dipendenti la Lem Industries e 150 Valentino Shoes, che a distanza di pochi giorni sono state devastate da roghi di vaste proporzioni che ne hanno distrutto la funzionalità.
Siamo grati al prefetto che ci accordato immediatamente un incontro, ascoltando le nostre richieste rendendosi disponibile a valutarle e a prendere opportuni provvedimenti è necessario comprendere quale sia stata la natura dei due incendi ed attivare i controlli necessari per evitare che si possano verificare altri episodi del genere. La sicurezza delle nostre imprese e dei cittadini deve rappresentare una priorità da coltivare in sinergia e in stretta collaborazione con tutte le istituzioni del territorio“.

In serata è arrivata la solidarietà della Camera di Commercio di Arezzo-Siena alle aziende colpite dagli incendi, la Valentino Shoes Lab Srl e la Lem Industries Spa “per i gravi danni causati dagli incendi che si sono sviluppati negli ultimi sette giorni”.

A parlare sono la vicepresidente vicaria Anna Lapini ed il segretario generale Marco Randellini: “In questo momento così difficile per le due aziende – dicono – intendono altresì manifestare la particolare vicinanza agli amministratori  ed a tutte  le lavoratrici ed i  lavoratori  che  hanno contribuito, in questi anni, a fare dei due stabilimenti esempi di eccellenza nel panorama manifatturiero del distretto della moda del Valdarno e più in generale della nostra provincia e della Toscana. L’ente camerale, auspicando che le due aziende possano riprendere al più presto la normale attività produttiva, intende assicurare  fin da subito la propria disponibilità a supportare le due aziende nei modi che verranno ritenuti più idonei. Camera di Commercio è inoltre certa che le forze dell’ordine e l’autorità giudiziaria saranno in grado di accertare rapidamente cause e, qualora emergano, eventuali responsabilità dei due gravi episodi“.

Sulla stessa linea Alessandro Tarquini: “Siamo vicini alla proprietà delle aziende e alle rispettive maestranze. Il pronto intervento dei Vigili del Fuoco è riuscito ad evitare che l’incendio si propagasse anche alle imprese circostanti – spiega Tarquini – la paura del tutto giustificata degli altri imprenditori locali in questo momento è tanta. Abbiamo richiesto al prefetto di intensificare, già da stasera, le misure di sicurezza nella zona industriale di Levane, con presidii notturni speciali delle forze dell’ordine per garantire maggiore controllo alle aziende dell’area. Il nostro sistema economico non può permettersi altri episodi come quello verificatosi stanotte. Apprezziamo molto la disponibilità mostrata dal prefetto e confidiamo in indagini celeri che permettano di individuare la causa di questi gravi eventi.”

Anche il sindaco di Bucine, Nicola Benini, è intervenuto sulla vicenda: “Questo secondo incendio in pochi giorni fa crescere la preoccupazione di tutte le aziende della zona e della popolazione residente. Fortunatamente i rilievi di ieri sera dei vigili del fuoco e di stamani di Arpat hanno escluso conseguenze gravi per quanto riguarda l’inquinamento dell’aria. Le conseguenze più gravi sono per le due aziende Valentino e Lem, che si sono messe all’opera per ripartire prima possibile e limitare i danni anche occupazionali. In un momento socio-economico così difficile questa è una ferita che rende la situazione ancora più difficile, per questo è indispensabile agire per rassicurare i tanti imprenditori della zona e tutelare i posti di lavoro”.

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