La Francia raggiunge l’Argentina per la finale più bella. Ma il Marocco non era un fuoco di paglia

Il tifo ai Leoni dell'Atlante anche da Israele. Messi carica di significato la gara di domenica: "La mia ultima a un mondiale". E c'è la colonna sonora 'Muchachos'

Anche la seconda semfinale, fra Francia e Marocco, ha dato l’esito più atteso ma per i Bleus c’è stato bel più da sudare di quanto non abbia fatto l’Argentina sulla Croazia. E la caviglia di Mbappè, colpita dura in almeno un paio di occasioni, fa tremare un intero paese.

Il Marocco, insomma, non è stato vittima sacrificale, e si è meritato del tutto il traguardo raggiunto.

E anche il tifo di una gran parte dell’Africa e del Medio Oriente. Con una sorpresa, la prima pagina che il Jerusalem Post ha dedicato alla semifinale dei mondiali Marocco-Francia con un eloquente titolo: “Siamo tutti marocchini”. Il tutto corredato dall’immagine gigante di Amrabat, Hakimi, Sabiri e degli altri Leoni dell’Atlante, sullo sfondo di Gerusalemme. La scelta del principale quotidiano israeliano in lingua inglese ha fatto discutere: un assist per la pace rivolto a un paese arabo con cui sono stati normalizzati i rapporti nel dicembre 2020? Un occhio strizzato al milione di ebrei di origine marocchina che vivono in Israele? O forse anche un sentirsi parte di una regione, quella mediorientale, che ha sostenuto il cammino del Marocco con festeggiamenti da Casablanca fino a Doha, da Orano a Gedda, ma anche da Ramallah e Gaza fino a Gerusalemme Est. E questo malgrado molte volte i festeggiamenti siano stati accompagnati dallo sventolio di bandiere palestinesi. Un gesto distensivo era già stato offerto dal presidente israeliano, Isaac Herzog, che aveva twittato le sue congratulazioni al re Mohammed VI per la vittoria del Marocco sul Portogallo e la qualificazione alla semifinale.

Una vigilia di match che ha vissuto anche di una polemica sull’organizzazione della trasferta. I tifosi marocchini arrivati a Doha con i primi voli del ponte aereo nel tardo pomeriggio di ieri hanno dichiarato che la Federazione calcistica marocchina (Frmf) aveva promesso loro dei biglietti che invece, al loro arrivo non hanno avuto. Sui social, ci sono infatti diversi video che mostrano gruppi di tifosi bloccati dalle forze dell’ordine del Qatar all’aeroporto di Hamad. Molti sostenitori della squadra nordafricana, si sarebbero rifiutati di lasciare l’aeroporto finché non entrati in possesso del biglietto per assistere alla semifinale. “Abbiamo deciso di viaggiare ieri sera dopo che la Ram ha offerto i biglietti (aerei) al prezzo simbolico di 5500 dirham (450 euro)”, hanno dichiarato alcuni tifosi. “In Marocco – hanno aggiunto – ci avevano promesso che i biglietti per lo stadio sarebbero stati distribuiti all’aeroporto alle persone in arrivo con i voli Ram. Poi ci è stato chiesto di andare allo stadio al-Janoub, ma non abbiamo trovato nulla”. Dopo queste tensioni la compagnia di stato marocchina ha annullato sette dei voli organizzati.

La testa, però, è già alla finalissima di domenica, alle 16 ore italiane. Sarà, è ufficiale, l’ultima partita di Messi a un mondiale. “La finale di domenica sarà sicuramente la mia ultima partita a un mondiale. Ci sono molti anni davanti e non credo che ci sarà un’altra opportunità. E finire così è il massimo”. Lo ha detto lo stesso capitano dopo il successo per 3-0 sulla Croazia che qualifica l’Albiceleste per la finale di Qatar 2022. La ‘pulce’ realizzando su rigore il gol dell’1-0 ha realizzato il suo 11esimo gol in una Coppa del ondo, superando Gabriel Omar Batistuta come miglior marcatore ai mondiali nella storia del calcio argentino: “Quel che vogliamo tutti è altro. Tutto bene, ma l’importante è raggiungere l’obiettivo di squadra che è il più bello di tutti”.

La nazionale argentina ad accompagnarla all’appuntamento finale ha anche una canzone ufficiale. Se nel 2006 in Germania il Popopopo intonato dai tifosi italiani divenne il tormentone dei mondiali, quelli in Qatar hanno già il loro: è Muchachos, il canto argentino che risuona sugli spalti e per le strade di Doha e tra gli stessi giocatori dell’Albiceleste. Si tratta di un adattamento della canzone Muchachos, esta noche me emborracho, del gruppo ska argentino La Mosca Tse-Tse, noto anche in Italia con Para no verte mas del 1999.

La canzone, molto orecchiabile, era diventata prima un coro da stadio dei tifosi del Boca Juniors e poi è stata trasformata in una sorta di inno ufficioso della Selecciòn ai mondiali, ispirato a Diego Armando Maradona e Lionel Messi ma anche alla guerra delle Falkland.
“In Argentina sono nato, terra di Diego e Lionel. Dei ragazzi di Malvinas che mai dimentichero”, recita la prima strofa. Poi c’è il ricordo dei pianti per le finali perse (“Non te lo posso spiegare perché non capiresti”) riscattate con il trionfo al Maracanà in Coppa America del 2021 contro il Brasile. “Ragazzi, adesso ci siamo illusi di nuovo, voglio vincere la Terza, voglio essere campione del mondo”, prosegue la canzone, “e a Diego dal cielo lo possiamo vedere, con Don Diego (suo padre, ndr) e con la ToTa (sua madre) incitando Messi”.

Comunque vada a finire in Qatar, Muchachos è già nella storia musicale dei mondiali di calcio insieme a classici come le Notti magiche del 1990 e a Waka Waka di Shakira del 2010. E ovviamente al Popopopo del 2006 sulle note di Seven Nation Army dei White Stripes che per anni ha spopolato negli stadi italiani e non solo.

Una curiosità arriva anche dalla Francia. Su proposta di Christophe Bouchet, ex presidente dell’Olympique Marsiglia ed ex sindaco di Tours, il consiglio comunale della città della Valle della Loira studierà la possibilità di rinominare lo stadio Cher Valley e di intitolarlo Olivier Giroud. Una proposta singolare, resa nota da L’Equipe, per celebrare l’attaccante del Milan, che dopo aver vinto con i Bleus i Mondiali del 2018, al momento sta trascinando la Francia nel torneo iridato in corso in Qatar, dove è diventato, con 4 reti, il miglior marcatore della storia della mazionale francese. Proprio nel Tours, squadra che milita nello Championnat National 3, quinto livello del calcio transalpino, Giroud ha giocato dal 2008 al 2010. Lì si è laureato, nell’ultima stagione, capocannoniere della Ligue 2, con 21 gol all’attivo, prima di passare al Montpellier.

Svelata, infine, la causa della morte del giornalista statunitense Grant Wahl, avvenuta venerdì scorso durante Argentina-Olanda ai mondiali di calcio: è stata causata dalla rottura di un aneurisma aortico. Lo ha annunciato la moglie Celine Gounder. “L’autopsia è stata eseguita qui a New York dall’ufficio del medico legale della città e ha mostrato che aveva un aneurisma aortico che si è rotto”, ha detto Gounder, specialista in malattie trasmissibili e collaboratore medico della Cbs.

Gounder ha dichiarato alla Cbs in un’intervista che venerdì cominciò a ricevere messaggi via social media e via e-mail e si rese. conto che “chiaramente qualcosa non andava”. I messaggi la informavano che il marito era collassato ed era stato portato in ospedale dopo circa 20 minuti di rianimazione. “Continuavo a chiedere: ‘Ha il polso, ha il polso?’ Se avesse avuto il polso quando ha lasciato lo stadio sarebbe stato un buon segno. Ma nessuno rispondeva alle mie domande”.

Wahl, 49 anni, ha ricevuto assistenza medica immediata sul posto, la tribuna stampa dello stadio, che è proseguita durante il trasferimento in ambulanza all’Hamad General Hospital. Eric Wahl, fratello del giornalista, aveva dichiarato che Grant aveva ricevuto minacce di morte e aveva suggerito che potesse essere stato ucciso, ma ha poi ritrattato la sua dichiarazione.

Il tabellino

Francia – Marocco 2-0
FRANCIA (4-2-3-1): Lloris 7; Koundé 7, Varane 6,5, Konaté 7, T.Hernandez 7,5; Tchouameni 6,5, Fofana 6; Dembélé 6,5 (33′ st Kolo Muani 7), Griezmann 7, Mbappé 6; Giroud 5,5 (20′ st Thuram 6). A disp.: Mandanda, Areola, Pavard, Disasi, Guendouzi, Veretout, Saliba, Upamecano, Coman, Camavinga. All.: Deschamps 7
MAROCCO (5-4-1): Bounou 6; Hakimi 6,5, El Yamiq 5,5, Dari 5, Saiss 5,5 (21′ pt Amallah 6, 33′ st Ezzalzouli sv), Mazraoui 5,5 (1′ st Attiyat Allah 5,5); Ziyech 6, Amrabat 6,5, Ounahi 5,5, Boufal 5,5 (21′ st Aboukhlal 6); En Nesyri 5 (21′ st Hamdallah 5,5). A disp.: Mohamedi, Zaroury, Sabiri, Chair, Tagnaouti, El Khannous, Benoun, Jabrane. All.: Regragui 5,5
ARBITRO: Ramos (Messico) 5,5
RETI: 5’pt T. Hernandez, 34’st Kolo Muani.
NOTE: Ammoniti: Boufal. Angoli 2-3. Recupero 3’pt, 6’st.

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