Sport e Inclusione Sociale, il Pnrr non finanzierà i piccoli Comuni. L’appello di Castelfranco di Sotto

"Le risorse hanno bisogno di essere incrementate propria nella fascia di dimensioni minori”. Inviate formali proteste all'Anci

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Rabbia, stupore e totale disappunto sono gli stati d’animo del Comune di Castelfranco di Sotto dopo la pubblicazione degli avvisi pubblici “Sport e Inclusione Sociale” riguardante la linea di finanziamento Pnrr Missione 5 – Componente 2 – Investimento 3.1. La brutta notizia per Castelfranco e per gli altri piccoli comuni infatti è che i 700 milioni di euro saranno completamente riservati a Comuni capoluogo di regione e province.

Il primo avviso del Bando, relativo ai punti 1 e 2, è infatti destinato solo ai Comuni capoluogo di Regione, ai Comuni capoluogo di Provincia con popolazione superiore ai 20mila abitanti e ai Comuni con popolazione superiore ai 50mila abitanti. In Toscana solo 13 Comuni sugli oltre 270 hanno una popolazione maggiore di 50mila abitanti. Di questi 13, nove sono anche capoluogo di provincia e di regione. “Da mesi – spiega il Comune -, continuamente e a più livelli, si ripete che obiettivo del Pnrr è quello di favorire investimenti nelle aree periferiche, maggiormente svantaggiate e con alti indici di vulnerabilità sociale. I Comuni aspettavano questi avvisi con ansia e nei mesi scorsi in tanti si sono organizzati con progettazioni – anche esecutive – così da farsi trovare pronti”. Un lavoro vanificato che ha creato amarezza in tante amministrazioni.

“La nostra richiesta – spiega il sindaco Gabriele Toti – è di mettere altre risorse a disposizione per la fascia di comuni medio piccoli, che allo stato attuale vengono, invece penalizzati. Sono proprio questi enti locali ad avere difficoltà nel realizzare gli investimenti e questa potrebbe essere davvero una bella forma di aiuto. Il bando invece sembra premiare i centri più grandi, dove spesso sono le stesse logiche di mercato a favorire l’esistenza di adeguati centri sportivi mentre, al contrario, è nei centri minori e nelle aree interne che esiste la necessità di potenziare gli impianti sportivi, per favorire, davvero, la promozione sportiva e l’inclusione sociale. I grandi centri urbani hanno già ottenuto ingenti risorse con la Rigenerazione Urbana 2021 poi confluita nel Pnrr (art.1, comma 42, della legge 27 dicembre 2019, n. 160), con ulteriore recente scorrimento graduatoria per 900 milioni da parte del Ministero dell’Interno nel quale erano ammessi anche interventi su impianti sportivi. Porto questi esempi per far vedere come le risorse hanno bisogno di essere incrementate propria nella fascia dei comuni di dimensioni minori”.

“È nelle palestre e nei campi da calcio dei Comuni di provincia e periferie – aggiunge l’assessore allo Sport Federico Grossi – che le società sportive promuovono attività educative e formative in spazi che avrebbero bisogno di essere riqualificati. Noi avevamo progetti pronti da presentare su palestre e altri impianti sportivi ed aspettavamo con ansia la pubblicazione degli avvisi pubblici. Troviamo veramente grave e sconcertante che i medio piccoli Comuni siano esclusi dai bandi ‘sport’ del Pnrr, pubblicati nelle scorse ore. Perché in un avviso possono accedere solo i Comuni con più di 50mila abitanti. E nel secondo, solo i Comuni con impianti di interesse delle Federazioni. Troviamo queste condizioni assurde, dannose. Generano ulteriori sperequazioni tra grandi centri e periferie. Ci siamo già attivati e inviato nostre formali proteste ad Anci Toscana e all’area sport di Anci nazionale.

Lanciamo un appello a tutte le amministrazioni comunali escluse affinché dal territorio parte una sensibilizzazione nei confronti del Dipartimento dello Sport e con il sottosegretario allo sport per evidenziare i discutibili criteri degli avvisi pubblici e trovare forme compensative. Non vogliamo essere esclusi da queste opportunità del Pnrr sullo sport a discapito di poche città”.

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