Al via la raccolta delle ciliegie, Lari punta all’Igp

Nella nostra sono 140 gli ettari destinati alla coltivazione, produzione in crescita del 10%

Parte da Lari, patria della rossa più famosa che punta dritto al riconoscimento del marchio Igp la raccolta delle ciliegie in Toscana.

Le aspettative sono alte tra i produttori che già a partire dalla prossima settimana inizieranno a raccogliere a mano, una pianta dopo l’altra, il frutto simbolo della primavera. Più posticipata invece nella parte Sud della regione dove ci sarà bisogno di ancora 7-10 giorni per una maturazione perfetta.

Nonostante le temperature miti del secondo inverno più caldo di sempre che avevano risvegliato in anticipo le piante ed esposto i delicati germogli al rischio delle gelate tardive, la fioritura è stata bella, regolare e generosa. A dirlo è Coldiretti Toscana in occasione dell’avvio della raccolta nelle campagne tra Lari e Casciana Terme della  ciliegia più celebrata, l’unica ad essere inserita nel paniere regionale delle specialità alimentari tradizionali. Secondo una prima stima si raccoglieranno tra i 10 ed i 12 mila quintali per una produzione in crescita, rispetto all’annata dello scorso anno, del 10%.

Sono circa 140 gli ettari coltivati a ciliegie in Toscana principalmente concentrati tra Livorno (34 ettari), Siena (30 ettari), Grosseto (25 ettari) e Pisa (14 ettari). Una produzione di grande qualità quella del Granducato che deve fare i conti con le importazioni dall’estero soprattutto da Turchia, Cile, Stati Uniti, Uzbekistan e Spagna.

Per essere sicuri di acquistare un prodotto locale – consiglia Coldiretti Toscana – è importante verificare l’etichetta di origine obbligatoria o fare acquisti direttamente ai produttori nei mercati a chilometri zero di Campagna Amica dove è possibile trovare le varietà locali. Tra le varietà più richieste c’è sicuramente la ciliegia di Lari, protagonista anche della storica sagra in programma il prossimo sabato 27 e domenica 28 maggio e del 2, 3, 4 giugno nel borgo di Lari la cui produzione è commercializzata in zona ed in parte viene venduta nei mercati del resto della Toscana.

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