Economia circolare, dalla Giunta ok al nuovo Piano

Tre obiettivi principali: meno produzione di rifiuti, più differenziata e riciclo effettivo

Primo step per il nuovo Piano dell’economia circolare e delle bonifiche: oggi l’approvazione in Giunta, ora la palla passa al Consiglio per adozione e approvazione.

Obiettivi principali la riduzione dei rifiuti, quindi implementare la raccolta differenziata per arrivare all’80-85% entro il 2035 e incrementare il riciclo effettivo di materia per superare, già nel 2028 con sette anni di anticipo, il target fissato dall’Unione Europea.

“Il nuovo Piano dell’economia circolare – ha commentato il presidente della Regione Eugenio Gianiapre una prospettiva di modernizzazione e innovazione nel processo di trasformazione e assorbimento dei rifiuti, con nuovi possibili impianti, che consentiranno una sempre maggiore autosufficienza nello smaltimento e nella conversione dei rifiuti in materiali recuperati ed energia, e che garantiranno compatibilità ambientale, sicurezza per la salute ed un corretto inserimento nel nostro tessuto urbano”.

Il piano punta anche ad aumentare l’impiantistica di recupero, che potrà favorire sinergie con i rifiuti provenienti dai distretti produttivi toscani, diminuendo così drasticamente il ricorso alle discariche, che saranno comunque chiamate a svolgere un ruolo decisivo nel periodo transitorio necessario

“Il nuovo Piano dell’economia circolare, – aggiunge l’assessora all’Ambiente Monia Monni – è un punto di partenza. È una strategia complessiva e una visione della Toscana del futuro che può sostanziarsi unicamente attraverso il protagonismo dei territori. È una chiamata, se volete. Perché se intendiamo davvero percorrere compiutamente la strada verso l’economia circolare, possiamo farlo solo assieme: Istituzioni ad ogni livello, forze economiche e sociali, mondo del Terzo Settore, cittadine i cittadini in forma singola ed associata”.

Nel frattempo l’assessorato ha attivato il monitoraggio sugli esiti dell’Avviso pubblico e ad oggi delle 39 manifestazioni di interesse valutate coerenti, sette  risultano finanziate con i bandi Pnrr legati all’economia circolare, sei ammesse in graduatoria ma non finanziate, due sono impianti già esistenti e 14 hanno avviato le rispetto procedure amministrative legate al rilascio delle autorizzazioni.

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