Concessioni demaniali, Regione e Comuni: “Serve subito una norma nazionale”

La legge regionale toscana 31 del 2016 potrebbe essere di ispirazione

Sulle concessioni demaniali ad uso ricreativo e turistico occorre arrivare velocemente ad una normativa nazionale concordata con i Comuni italiani e con la Conferenza delle Regioni, coinvolgendo anche le rappresentanze del settore.

Lo ribadiscono assieme all’assessore al turismo Leonardo Marras i sindaci dei Comuni della costa toscana, che ieri si sono incontrati con l’esponente della giunta.

La stessa richiesta già è stata avanzata al ministro dagli assessori regionali e la norma nazionale dovrà centrare un doppio obiettivo.

“Quello di dare certezza all’interesse pubblico garantendo la continuità degli investimenti per migliorare la qualità dell’accoglienza e la valorizzazione della costa – spiegano l’assessore Marras e la sindaca di Castagneto Carducci, in rappresentanza di Anci, Sandra Scarpellini -, ma dovrà anche riconoscere il valore evidente che l’iniziativa economica privata ha prodotto apportando ricchezza e lavoro al territorio”. La legge regionale toscana 31 del 2016 potrebbe essere di ispirazione e viene offerta come spunto per una rapida definizione della norma.

La materia delle concessioni demaniali si presenta particolarmente delicata dopo la sentenza del Consiglio di Stato che ha reso, di fatto, nulle le proroghe concesse nelle Regioni in applicazione di una norma statale. Il massimo tribunale amministrativo ha reso di fatto nulle le proroghe concesse in applicazione della legge 145 del 2018 e ha dato tempo fino al 31 dicembre 2023 per esperire le procedure ad evidenza pubblica per la riassegnazione delle concessioni.

Così Comuni e Regione hanno convenuto che sia necessario operare in stretto coordinamento: iniziative singole apparirebbero solamente dannose per il raggiungimento di una soluzione che interessa tutto il sistema. Per concretizzare questo lavoro di squadra è stata decisa la costituzione di un tavolo permanente di livello istituzionale che sarà composto dalla Regione, con tutti gli assessorati coinvolti, e da Anci Toscana, l’associazione dei Comuni, a sua volta affiancato da un gruppo di lavoro dove sederanno i tecnici regionali dei settori delle attività produttive, infrastrutture e ambiente, i tecnici di Anci Toscana e quelli dei Comuni.

“Lo scopo del coordinamento – spiegano ancora Marras e Scarpellini – sarà quello di monitorare l’andamento del dibattito nazionale per l’approvazione della nuova disciplina sul demanio, nonché predisporre al meglio il sistema toscano affinché sia pronto il prima possibile, partendo dalla mappatura delle concessioni attualmente in essere e tenendo conto non solo degli stabilimenti balneari ma anche delle concessioni che riguardano la nautica da diporto”.

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