Domani sciopero dei lavoratori degli Uffizi

“Con il nuovo bando, garanzie a rischio per oltre 200 addetti di Opera”

Alla fine è arrivato il giorno dello sciopero. Lavoratrici e lavoratori di Opera (impresa che gestisce i servizi museali di Firenze, tra cui Gallerie degli Uffizi, palazzo Pitti, Polo museale regionale toscano e Opificio delle Pietre Dure) che da settimane si mobilitano contro la nuova gara di concessione dei servizi museali incroceranno le braccia domani per mezza giornata, con presidio nel piazzale degli Uffizi alle 13.

In una nota sindacati e Rsu hanno provato in ogni modo, negli ultimi giorni, ad avere un confronto con i responsabili della gara e con il direttore degli Uffizi Eike Schmidt ma “abbiamo ricevuto soltanto schiaffi in ogni sede – spiegano Filcams Cgil, UilTucs e Rsu – Al tavolo di crisi della Prefettura i legali della Galleria degli Uffizi non hanno accolto le nostre obiezioni e si sono preoccupati soltanto di ‘fermare’ lo sciopero contestando le procedure”. Lo stesso direttore Eike Schmidt, sottolineano ancora i sindacati “anziché incontrare i rappresentanti dei lavoratori, ha scritto alla Commissione di Garanzia (l’arbitro) per chiedere di “valutare l’eventuale illegittimità dello sciopero”. “Siamo sconcertati e delusi perché sembra chiaro che a nessuno dei soggetti interessati importi delle condizioni materiali di oltre 200 persone che rischiano il lavoro e il salario, e ci fa rabbia pensare che l’unica preoccupazione di chi ha la responsabilità dell’appalto sia quella di non rovinare la narrazione da copertina che vuole il Museo degli Uffizi come un posto fantastico dove tutto funziona alla perfezione”.

Infine, le Rsu hanno deciso di comune accordo con i lavoratori che quelli impossibilitati a fare sciopero per “garantire le aperture in quanto servizi essenziali” doneranno una parte della giornata di lavoro o l’intera giornata di lavoro all’ospedale pediatrico Meyer.

Lavoratori a cui è arrivata la solidarietà del sindaco di Firenze Dario Nardella: “È sotto gli occhi di tutti il significativo aumento di turisti in città e le Gallerie degli Uffizi hanno un costante incremento di visitatori: con gli oltre 4 milioni del 2022 sono tornate ai livelli pre-pandemia e tutto fa pensare a una crescita ulteriore. È perciò incomprensibile – prosegue Nardella – che emergano le preoccupazioni per le garanzie occupazionali e contrattuali di chi garantisce da 25 anni l’apertura e i servizi che tengono alta la qualità di uno dei più importanti e celebrati musei al mondo”. Secondo il sindaco di Firenze, “il governo deve impegnarsi a redistribuire l’enorme ricchezza generata dal turismo e dai visitatori dei musei statali migliorando le condizioni lavorative delle 250 persone che vi prestano servizio”.

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