Dirigente accusa dipendenti e sindacalisti di furto in azienda: scatta l’esposto per minacce e diffamazione

Nella discussione avrebbe anche riferito di essere in possesso di un'arma

Una vicenda più che delicata, anche perché maturata all’interno di un’azienda della Piana di Lucca e che vede protagonisti un dirigente ed alcuni lavoratori, alcuni dei quali rappresentanti sindacali.

I fatti risalgono al maggio scorso quando due Rsu dell’azienda partecipano a una riunione con il direttore generale, alla presenza anche di altri due soggetti dei quadri dell’azienda. Secondo quanto riferito in sede di esposto-denuncia, depositato ai carabinieri di Cortile degli Svizzeri, alla fine della riunione il dirigente avrebbe riferito di un episodio di furto all’interno dello stabilimento, nello specifico della sottrazione di un pc.

Di qui, sempre secondo riferito agli atti, sarebbe seguita prima una velata accusa ai due rappresentanti sindacali e, in generale, ai dipendenti dell’azienda, quindi una serie di non troppo velate minacce. Dopo aver raccontato, infatti, di come ai tempi delle scuole avrebbe risolto a pugni l’episodio di un furto di orologio dal taschino di un compagno di scuola, il direttore generale avrebbe, stando all’esposto presentato, minacciato, in caso di individuazione del responsabile del furto, di risolvere la situazione non certo amichevolmente. Aggiungendo, peraltro, di essere in possesso di un’arma e non più solo dei pugni, come in età giovanile.

I due sindacalisti, impauriti (uno dei due ha avuto anche dei problemi psicofisici dopo l’accaduto), dopo aver riferito quanto successo a due colleghi, assistiti dall’avvocato Ilenia Vettori del foro di Lucca, hanno formalizzato l’esposto denuncia con le ipotesi di reato di minacce e diffamazione, che ora finirà sui tavoli della procura di Lucca.

Un fatto grave, qualora venisse confermato, e che potrebbe essere destinato a finire nelle aule di tribunale per verificare le eventuali responsabilità.

 

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