Vorticoso giro di fatture false nel settore edilizio

Gli autori della frode sono stati denunciati alla Procura della Repubblica di Arezzo

Scoperta dalla Finanza di San Giovanni Valdarno un vorticoso giro di fatture false ad opera di società del settore dell’edilizia, con sedi in Toscana, Campania e Basilicata.

Gli imprenditori coinvolti nell’indagine si sono avvalsi di società “cartiere”, prive di una reale struttura operativa e riferibili a soggetti “prestanome” compiacenti, che hanno emesso fatture false per consulenze e per noleggio di attrezzature.

Tale meccanismo ha consentito alle imprese destinatarie dei documenti fiscali non solo di abbattere i redditi da sottoporre a tassazione, attraverso l’esposizione di costi fittizi nella dichiarazione dei redditi, ma anche di ridurre il “carico” fiscale per l’Iva indebitamente detratta.

Inoltre, a riprova della falsità dei documenti fiscali, attraverso l’esame dei rapporti bancari, i Finanzieri hanno appurato la restituzione del denaro pagato per le prestazioni, da parte delle aziende che emettevano le fatture, in favore dei beneficiari ultimi dello schema fraudolento.

Grazie al sistema illecito realizzato, gli imprenditori ideatori dello schema fraudolento hanno potuto “competere”, praticando prezzi sensibilmente inferiori a quelli medi, creando effetti fortemente distorsivi sul mercato, in danno dei numerosi operatori onesti dello stesso settore di appartenenza.

Gli autori della frode sono stati denunciati alla Procura della Repubblica di Arezzo per i reati fiscali.

In aggiunta, sono state concluse, nei confronti di 7 soggetti e 6 società, interventi ispettivi, che hanno permesso di constatare e segnalare all’Agenzia delle Entrate basi imponibili sottratte a tassazione, ai fini delle imposte sui redditi, per oltre 4,2 milioni di euro, ed Iva per circa 1,5 milioni di euro.

L’impianto investigativo ricostruito dalle Fiamme Gialle ha trovato piena conferma nella procedura di accertamento avviata dagli Uffici finanziari, tant’è che l’intero importo delle imposte evase, con l’aggiunta delle relative sanzioni, è già in fase di riscossione.

 

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