Cipollini a processo a Verona risulta nullatenente

Nuovi guai giudiziari per il Re Leone, condannato nel 2022 in primo grado per minacce e lesioni alla ex moglie

Mario Cipollini risulterebbe nullatenente. Questa la novità che è emersa durante l’ultima udienza che vede l’ex campione di ciclismo imputato per calunnia a Verona, competente per territorio dove si sarebbero svolti i fatti alla base del procedimento.

Fatti già noti che riguardano una antica querelle tra Cipollini e il suo mentore Ivano Fanini, patron della squadra ciclistica Amore e Vita. Nel 2019 il tribunale di Lucca ha stabilito che Cipollini deve a Fanini 50mila euro per alcuni contratti mai rispettati dall’ex “re leone”. Ma due anni prima Cipollini aveva denunciato al tribunale di Verone proprio Ivano Fanini per tentata estorsione e a seguire, dato che tali accuse erano state archiviate, ora sempre a Verona Cipollini è sul banco degli imputati per calunnia.

E ieri (2 maggio) in aula il colpo di scena. Fanini infatti afferma di non essere mai riuscito a recuperare tramite il suo legale, Fiorenzo Alessi, i 50mila euro nonostante la sentenza perché Mario Cipollini risulta nullatenente. “Non aveva rispettato il contratto, ha perso la causa, ho tentato di tutto per farmi pagare ma risulta nullatenente. E io volevo solo il mio denaro”, ha affermato in aula Ivano Fanini rispondendo alle domande dei giudici e dell’avvocato di Cipollini, Giuseppe Napoleone.

L’8 febbraio del 2024 la prossima udienza quando sarà ascoltato in aula proprio l’ex campione di ciclismo. Mario Cipollini lo scorso anno è stato condannato a 3 anni di reclusione in primo grado per minacce e lesioni nei confronti della sua ex moglie dal tribunale di Lucca mentre e ora bisognerà attendere gli esiti di questo processo a Verona per tirare le somme sulla condizione giudiziaria dell’ex campione.

Il suo stato da nullatenente invece è la novità assoluta emersa nelle ultime ore. Lo stesso Ivano Fanini ha confermato tale circostanza anche in aula e già alcuni anni fa era emersa questa condizione a seguito di un contenzioso con il fisco.

L’avvocato Fiorenzo Alessi ha così commentato le vicende giudiziarie di ieri: “Due persone che si conoscono da decenni e che hanno storie passate di vita vera insieme, come Mario Cipollini e il mio cliente Ivano Fanini, forse meritavano ben altri scenari rispetto a un’aula di tribunale. Il figlio di Ivano ha detto in aula che il papà, a suo tempo, gli ha fatto addirittura anticipare il giorno del matrimonio per poter essere presente a una gara importante di Cipollini, e Ivano stesso ne ha sempre parlato come un figlio. Ma non c’è stato niente da fare per trovare soluzioni differenti. E il collega che ha seguito Ivano civilmente mi ha detto che per ben due volte, nel 2011 e nel 2017 se non ricordo male, ha provato a recuperare tramite pignoramento i 50mila euro dovuti ma senza esito perché risulterebbe appunto nullatenente. L’8 febbraio Mario Cipollini sarà in aula e si procederà col suo interrogatorio e controinterrogatorio e poi si vedrà”.

Parole chiare e precise. Il processo continua.

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