Ciccio Baiano: “Il mio doping? Allenarmi all’aria aperta. Di vita ce n’è una sola”

L'ex attaccante viola, tra i più forti d'Italia, ora allenatore all'Aglianese: "Ho preso la Carnitina, ma ho smesso dopo 2 mesi. Mi faceva ingrassare"

Ciccio Baiano, al secolo Francesco, 54 anni, un idolo nella Fiorentina. Come non ricordare i cori a lui dedicati dalla Curva Fiesole? “E facci un gol… e facci un gol, Ciccio Baino facci un gol…”. E le emozioni, forti, quando il pallone andava in rete.

Ciccio Baiano

Un calciatore entrato nella storia, soprannominato “Baianito” dallo stesso Diego Armando Maradona, per il suo talento. Nato e cresciuto a Napoli, dove ha mosso i suoi primi passi, esordì in prima squadra a soli 17 anni.  Poi l‘esperienza nell’Empoli, nel Parma, l’Avellino, il Foggia e, dal 1992,  nella Viola, accanto a Gabriel Batistuta, la famosa “coppia B & B”. Due le sue presenze nella Nazionale di Arrigo Sacchi,

Un attaccante tra i più forti in Italia, nell’età d’oro del pallone degli anni ’90.

Poi la carriera da allenatore. In Toscana ha allenato lo Scandicci, la Primavera del Pisa e, dal 30 maggio dello scorso anno, è il mister dell’Aglianese. 

Sono stato fortunato, in tutte le squadre dove ho giocato i medici, seri, in primis il dottor Marcello Manzuoli della Fiorentina, non hanno mai somministrato nessun additivo strano – spiega Baiano alla nostra redazione in merito al “caso” bombe” di farmaci, e morti sospette, tornato alla ribalta dopo i decessi, recenti, di Sinisa Mihajlovic e Gianluca Vialli -. Mi ricordo quando ero al Foggia, per due anni, Zdeněk Zeman se vedeva un farmaco andava su tutte le furie. Sei stanco, ci chiedeva, e la sua ricetta era allenati di più. Questo era il suo “doping”.

“Certo, ho sentito parlare di aiutini, che non so se fossero leciti– aggiunge -.  Se ti facevano una flebo di zuccheri, non so se, poi, ci fossero dentro farmaci. Io personalmente, comunque,  non mi sono mai dopato e se avessi saputo di amici calciatori che prendevano sostanze non avrei esitato a dirgli … ma che sei di fuori?”. 

E il Micoren? 

Quello si, quando era lecito, ce lo davano prima di entrare in campo, ed avere più fiato, ma a me non faceva niente, come bere un bicchier d’acqua”.  

Ho assunto anche la Carnitina – ricorda Ciccio Baiano -, si diceva che servisse per aumentare la massa muscolare, ma ho dovuto smettere: in soli due mesi ero ingrassato, 3/4 chili di ciccia!. Mai più presa”. 

Quanto alle morti nel calcio – precisa – concordo con chi, prima di me, afferma che negli ospedali è pieno di patologie oncologiche quali quelle che hanno portato alla morte alcuni giocatori, e si tratta di persone che col mondo del pallone non hanno mai avuto niente da fare”. 

La mia cura – conclude – è sempre stata allenarmi, non in palestra ma all’aria aperta. Anche ora, nonostante i problemi alle caviglie e alle ginocchia corro, non tutti i giorni, almeno per 10 chilometri.  Non è detto che se ti dopi giochi meglio. Poi, lo dico a tutti... di vita ce n’è una sola”. 

 

 

 

 

 

.

Sostieni l’informazione gratuita con una donazione

Commenti

L'email è richiesta ma non verrà mostrata ai visitatori. Il contenuto di questo commento esprime il pensiero dell'autore e non rappresenta la linea editoriale di Toscana in Diretta, che rimane autonoma e indipendente. I messaggi inclusi nei commenti non sono testi giornalistici, ma post inviati dai singoli lettori che possono essere automaticamente pubblicati senza filtro preventivo. I commenti che includano uno o più link a siti esterni verranno rimossi in automatico dal sistema.