In carcere in Toscana i corsi per diventare muratore

Siglato oggi l'accordo

Percorsi formativi e di qualificazione professionale nel campo dell’edilizia, per offrire ai detenuti negli istituti di pena della Toscana una opportunità lavorativa e di inserimento sociale al termine della detenzione.

I detenuti “muratori” saranno formati grazie ad un accordo, siglato oggi, 11 gennaio, fra il Ministero della Giustizia Provveditorato Regionale dell’amministrazione penitenziaria, l’Associazione Nazionale Costruttori Edili della Toscana e il Formedil Toscana. 
I corsi saranno organizzati dai costruttori toscani in collaborazione con le scuole edili coordinate da Formedil Toscana, e alla attuazione del progetto collaborerà l’Associazione Seconda Chance – ETS.

I percorsi di qualificazione, oltre alla “formazione di primo ingresso in cantiere, saranno rivolti soprattutto a formare figure professionali di addetto alle opere murarie, addetto alla decorazione e pittura, addetto termoidraulica ed elettricista, nonché alla formazione di maestranze addette alla manutenzione ordinaria.

I corsi saranno effettuati all’interno degli istituti penitenziari e le figure formate potranno essere inserite o reinserite nel mondo del lavoro qualora la misura detentiva lo consenta o comunque sia terminata.

“E’ una esperienza innovativa, che offrirà una concreta opportunità di re-inserimento sociale e lavorativo – sottolinea Rossano Massai, presidente di Ance Toscana –, ma anche la possibilità di avere maestranze adeguatamente formate e pronte ad essere inserite subito in cantiere. All’indubbia qualità sociale del progetto, si associa quindi, una prima risposta alla grave mancanza di manodopera lamentata da molte nostre imprese”.

“L’esperienza che faremo con le imprese toscane – aggiunge Vincenzo di Nardo, vicepresidente di Ance Toscana -, sarà un laboratorio di buone pratiche che auspichiamo possa essere, in un futuro molto prossimo, diffuso su tutto il territorio nazionale. E sarà un modello applicabile, ci auguriamo in tempi brevi, anche all’inserimento sociale e professionale dei cittadini stranieri arrivati sul territorio nazionale in cerca di lavoro”.

“Siamo molto soddisfatti della opportunità di sottoscrivere questo protocollo con Ance Toscana e Formedil. E’ un protocollo che abbiamo fortemente voluto per offrire ai reclusi un chiaro segnale di ripresa delle attività trattamentali dopo il difficile periodo della pandemia; e che si propone di raggiungere l’obiettivo di fornire, a quanti coinvolti, un cospicuo portfolio di conoscenze e competenze spendibili sul mercato del lavoro; ed inoltre, può favorire un positivo percorso di rieducazione e di reinserimento sociale, che dia un senso al ‘tempo della pena’ come momento di riflessione, crescita e cambiamento. I detenuti, che con l’ausilio di Ance Toscana e Formedil, parteciperanno alle azioni formative, al termine del percorso di studi, avranno l’opportunità di confrontarsi, in maniera qualificata e competente con le realtà lavorative del territorio, consapevoli di possedere abilità idonee alla partecipazione alla vita sociale, seguendo canoni e regole universalmente riconosciute dai consociati!. È quanto afferma Pierpaolo D’Andria, il provveditore regionale dell’Amministrazione Penitenziaria Toscana Umbria

“Riteniamo questo protocollo una grande opportunità per valorizzare sempre meglio il ruolo della formazione attraverso il sistema paritetico delle Scuole Edili, che nel corso degli anni ha dimostrato grande affidabilità ed esperienza nella organizzazione di corsi formativi, realizzati presso alcuni Istituti Penitenziari della Toscana, per offrire qualificazione e opportunità di inserimento lavorativo” aggiunge il presidente di Formedil Toscana Giannetto Marchettini. “Il Protocollo di collaborazione oggi siglato riassume la strategia da mettere in campo nei prossimi anni anche per dare risposta ai fabbisogni delle imprese: formazione, qualificazione, collaborazione tra mondo del lavoro e pubblica amministrazione”, conclude il vicepresidente di Formedil Toscana Daniele Battistini.

“Siamo orgogliosi di aver posto le basi per questo accordo tra Ance Toscana e Provveditorato Regionale”, dice, infine, il presidente di Seconda ChanceFlavia Filippi spiegando il ruolo del referente per la Toscana, Stefano Fabbri: “Il giornalista fiorentino sarà anello di congiunzione tra Ance e Istituti, e rappresenterà un costante punto di riferimento per gli imprenditori da accompagnare ai colloqui e per i detenuti che saranno impegnati nei cantieri”.

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