Morì in comunità dopo aver assunto eroina: smantellata la rete di spaccio

11 arresti nel pistoiese

I carabinieri di Montecatini Terme, lo scorso 15 novembre, hanno dato esecuzione a 11 ordinanze di custodia cautelare –  6 in carcere, 4 ai domiciliari e 1 obbligo di dimora – nei confronti di altrettante persone, indagate a vario titolo per il reato di spaccio di sostanze stupefacenti e, per uno di essi, morte come conseguenza di altro delitto.

L’indagine, nell’ambito dell‘operazione Powder 2 – condotta dalla Stazione carabinieri di Pescia e diretta dalla procura della Repubblica di Pistoia, si è sviluppata dal mese di dicembre 2021 a seguito del decesso di un quarantenne italiano di origini romane per cause presumibilmente legate all’uso di eroina.

L’uomo, ospite di una comunità terapeutica della Valdinievole, era stato trovato morto all’interno della sua camera da altri ospiti della comunità ed i successivi sopralluoghi dei carabinieri avevano permesso di rinvenire nella sua stanza una piccola quantità di eroina non ancora consumata. Le risultanze degli accertamenti medico-legali avevano confermato la connessione tra la morte e l’assunzione di eroina inquadrando l’evento come terzo decesso per overdose avvenuto nel territorio di Pescia nel lasso di temporale di tre mesi.

Le successive indagini si erano concentrate, pertanto, nel ricostruire gli ultimi giorni dell’uomo attraverso l’analisi dei tragitti, le frequentazioni, l’acquisizione delle immagini dei vari sistemi di videosorveglianza installati nei comuni della Valdinievole e l’escussione di testimoni che hanno poi permesso di accertare che lo stupefacente consumato dall’uomo gli era stato procurato e ceduto da un altro ospite della comunità, anch’egli italiano di origini venete, che aveva contatti frequenti e diretti con alcuni spacciatori della Valdinievole.

In particolare venivano raccolti gravi indizi sul conto di quest’ultimo il quale, approfittando del fatto di avere a disposizione un veicolo per svolgere mansioni all’interno della comunità terapeutica, si recava pressochè quotidianamente da alcuni spacciatori dove acquistava l’eroina che poi avrebbe ceduto anche alla vittima, compresa la dose risultata poi letale. Sul suo conto veniva emessa una ordinanza di custodia cautelare degli arresti domiciliari con l’accusa di spaccio di sostanze stupefacenti e “morte come conseguenza di altro reato”.

Le indagini si sono poi  concentrate sugli spacciatori orbitanti sul territorio di Montecatini Terme che avevano avuto contatti con l’ospite della comunità, individuati in un gruppo di giovani di origine nordafricana con base operativa nella zona della stazione ferroviaria Montecatini Centro. Gli accertamenti hanno permesso di identificare altre dieci persone dedite all’attività di spaccio di stupefacenti, di cui otto giovani nordafricani e due italiani: un cinquattottenne residente a Monsummano Terme e una donna trentaseienne residente a Montecatini Terme. Questi ultimi dediti al così detto “spaccio di piazza” che riforniva decine di clienti, anche giovanissimi.

Nel corso delle indagini, durate circa 6 mesi, venivano accertate quasi 2000 cessioni di stupefacenti (pari ad un corrispettivo di circa 70.000 euro ricavati dalla vendita di oltre 700 grammi tra eroina e cocaina e 50 grammi tra hashish e marijuana) e segnalati all’autorità amministrativa 15 persone, risultate consumatrici di stupefacenti in quanto clienti degli indagati.

A conclusione delle attività investigative, nella mattinata del 15 novembre 2022, quaranta carabinieri della Compagnia di Montecatini Terme hanno dato quindi esecuzione alle ordinanze di custodia cautelare emesse dall’autorità giudiziaria, traendo in arresto sette degli undici indagati poiché quattro di essi si sono sottratti alla cattura trovandosi all’estero.

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