Bancomat rifiutati o prezzi maggiorati per pagare con le carte: dieci attività multate dalla finanza

Controlli delle fiamme gialle: nel mirino bar, ristoranti e tabaccherie

Non accettavano pagamenti elettronici o maggioravano i prezzi prima di passare bancomat e carte di credito al Pos, nonostante le nuove disposizioni, e sono stati multati. Nel mirino dei controlli svolti dai militari della guardia di finanza di Lucca dal luglio scorso sono finiti 10 esercenti, in gran parte bar, ristoranti e pub.

L’attività condotta dai finanzieri risponde alle nuove misure introdotte nel più ampio contesto del piano nazionale di ripresa e resilienza, con l’anticipazione al 30 giugno scorso del termine a decorrere dal quale viene applicata la sanzione amministrativa pecuniaria nei confronti di quei soggetti che effettuano attività di vendita di prodotti, ovvero prestazioni di servizio – anche professionali – e non consentono i pagamenti elettronici (carte di credito, bancomat, carte di pagamento o prepagate e tutti i mezzi di pagamento elettronici che consentano la tracciabilità).

Sono state riscontrate complessivamente dieci violazioni, accertate perlopiù nell’ambito di controlli in bar, ristoranti, tabaccherie e distributori stradali. I controlli hanno riguardato l’intero territorio provinciale e sono scaturiti da segnalazioni pervenute da cittadini al servizio di pubblica utilità 117. I clienti, alcune volte anche turisti, in particolare, lamentavano il rifiuto di poter corrispondere l’importo dovuto tramite Pos o, in alcuni casi, l’applicazione di una maggiorazione del prezzo d’acquisto per pagare con moneta elettronica.

Nei confronti degli esercenti, i finanzieri hanno proceduto alla contestazione delle relative violazioni, trasmettendo poi i relativi verbali al prefetto di Lucca, autorità competente all’irrogazione della sanzione amministrativa pari a 30 euro, aumentata del 4% del valore della transazione per la quale è stata rifiutata l’accettazione del pagamento, con l’esclusione della facoltà di avvalersi del pagamento in misura ridotta.

L’obbligo di accettazione di tale tipologia di pagamenti è indipendente dall’entità del corrispettivo e dalla natura del cedente o prestatore. La sanzione non è applicabile nei casi di “oggettiva impossibilità tecnica”, configurabili, per esempio, nel caso di evidenti problemi di connettività o di malfunzionamenti tecnici dei dispositivi utilizzati per l’accettazione dei pagamenti elettronici. L’attività svolta si inquadra nella più ampia azione condotta dal Corpo a contrasto dei fenomeni di evasione fiscale, che producono effetti negativi sull’economia del territorio, favorendo la concorrenza sleale tra le imprese.

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