Era di Viareggio uno dei due paracadutisti morti questa mattina al Campovolo di Reggio Emilia, in un terribile incidente dopo un lancio.
La vittima è Gabriele Grossi, di 35 anni. Con una comitiva di appassionati aveva raggiunto il raduno con oltre 300 paracadutisti coinvolti. La giornata a Campovolo era stata organizzata dalla società Body Fly University e per l’occasione era stato anche noleggiato uno bimotore in grado di trasportare 25 persone alla volta.
Stando a quanto ricostruito il velivolo a bordo del quale era salito Grossi è partito attorno alle 8,30.
Poco dopo il primo gruppo si è lanciato. Tutto è andato bene nella prima fase ma secondo gli inquirenti c’è stato un problema nella fase dell’atterraggio.
Le vele di Grossi e di Fabrizio Del Giudice, 53 anni, si sono agganciate quando i due si sono avvicinati troppo. E sono entrambi precipitati a terra e deceduti.
Per loro non c’è stato niente da fare. I colleghi hanno subito dato l’allarme e fatto scattare la macchina dei soccorsi ma è stato purtroppo tutto inutile.
“La Bfu con grandissimo dispiacere, deve annunciare che oggi, alle 10.15 circa, in occasione di un tentativo di record patrocinato dall’Aeroclub di Pisa, con 32 paracadutisti e due videoman, nella fase finale di atterraggio, a circa 50 metri dal suolo, due espertissimi paracadutisti con migliaia di lanci all’attivo ed entrambi istruttori venivano in collisione – si legge in una nota dell’associazione sportiva dilettantistica -. La quota estremamente bassa e la violenza dell’impatto precludevano ogni tentativo di risolvere l’avvitamento delle due vele e i due precipitavano al suolo. Gli interventi immediati dei medici presenti in campo con il defibrillatore e il tempestivo arrivo delle automediche e dell’elisoccorso non riuscivano ad evitare il decesso di entrambi nonostante il lunghissimo tentativo di rianimazione”.