Traghetto a fuoco e velista in acqua: esercitazione in mare foto

L’esercitazione ha visto coinvolti mezzi navali della capitaneria di porto, un elicottero della base di Luni, a Sarzana, i mezzi navali dei vigili del fuoco, un battello disinquinante dislocato nel porto di Livorno, oltre a mezzi e personale del 118

Esercitazione in mare: duplice intervento della guardia costiera. Soccorso un targhetto con incendio a bordo e recuperata una persona in mare caduta da una barca a vela.

Lo scorso 12 maggio, la guardia costiera di Livorno ha coordinato una esercitazione complessa di soccorso, a cui hanno partecipato alcuni enti pubblici e soggetti privati.

Le operazioni sono state svolte nell’ambito dell’attività addestrativa cui sono costantemente sottoposti i militari della guardia costiera per testare il livello di preparazione del personale, la capacità di reazione e risposta della catena di soccorso, l’efficacia delle procedure operative, con particolare riferimento alla cooperazione tra i vari soggetti istituzionali, e non, che possono utilmente concorrere nelle emergenze in mare.

L’esercitazione ha visto coinvolti mezzi navali della capitaneria di porto, un elicottero della base di Luni, a Sarzana, i mezzi navali dei vigili del fuoco, un battello disinquinante dislocato nel porto di Livorno, oltre a mezzi e personale del 118.

La simulazione addestrativa ha preso il via alle 16,30 circa con la richiesta di soccorso, pervenuta, alla sala operativa della direzione marittima di Livorno, da parte di un traghetto in ingresso in porto e con un incendio in sala macchine. E’ stata anche simulata la presenza di un membro dell’equipaggio ustionato e l’intossicazione di alcuni passeggeri.

La sala operativa della guardia costiera, coordinata per l’occasione dal capo servizio operazioni della direzione marittima di Livorno, capitano di fregata Riccardo Cavarra e dal sottotenente di vascello Marco Di Benedetto, ha assunto quindi la direzione delle operazioni, inviando in zona una propria unità navale, due unità dei vigili del fuoco di Livorno e un elicottero della base aeromobili di Sarzana.

Una seconda unità navale della guardia costiera ha atteso in banchina l’arrivo del 118 per l’imbarco del personale medico.

Una volta arrivati in zona, a circa 2.5 miglia a sud del porto di Livorno, sono intervenuti inizialmente i vigili del fuoco per estinguere l’incendio. A seguire il velivolo della guardia costiera provvedeva al recupero ed al successivo trasferimento presso l’ospedale di Pisa del membro dell’equipaggio ustionato.

Successivamente il personale medico del 118, giunto in zona in un secondo momento, trasbordava a bordo del traghetto per prestare soccorso ai passeggieri intossicati.

Inoltre in zona veniva anche segnalata la presenza di un inquinamento in mare, per il quale la sala operativa della Capitaneria labronica disponeva l’invio del mezzo antinquinamento, il “Nos Taurus”, presente in porto.

In concomitanza all’emergenza perveniva un’ulteriore richiesta di soccorso, questa volta da parte di un’unità da diporto a vela con infiltrazioni d’acqua a bordo e un membro dell’equipaggio in mare.

Una delle due unità della guardia costiera veniva quindi dirottata verso l’unità da diporto, dove provvedeva al recupero dell’uomo a mare e a prestare assistenza all’imbarcazione.

L’esercitazione ha avuto esito positivo, mettendo in luce la grande professionalità del personale coinvolto e confermando, ancora una volta, l’eccellente sinergia tra la guardia costiera, i vigili del fuoco di Livorno e il personale del 118, che spesso sono chiamati a collaborare nelle attività di ricerca e soccorso in mare.

Essenziale il contributo della componente aerea – spesso decisiva per la tempestività dei soccorsi – che ha consentito il celere trasferimento del ferito in ospedale.

Da evidenziare, altresì, la strategica utilità del mezzo disinquinante dislocato a Livorno dal ministero della Transizione Ecologica, la cui disponibilità costituisce un importante presidio a tutela del prezioso e delicato ecosistema marino toscano.

Nel corso dell’esercitazione è stato inoltre testato il “Sistema Ict”– sviluppato nell’ambito del Progetto “Innovazione per la sicurezza del mare – Iside”, che è parte del “Programma Interreg Italia-Francia Marittimo 2014-2020” e che vede come partner anche l’Autorità di Sistema Portuale del Mar Tirreno Settentrionale.

Tale strumento si sostanzia in un apparato radiotrasmittente portatile, autoalimentato e dotato di propria antenna che, sfruttando le potenzialità del sistema automatico d’identificazione satellitare (Ais), integra gli attuali sistemi di comunicazione mare/terra in uso con apparati radiotrasmittenti portatili, consentendo di associare alla normale comunicazione vocale dei messaggi di testo, al fine di migliorare le comunicazioni in situazioni di emergenza.

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