Putin: “Chi vuole il gas russo lo pagherà in rubli”. Si impenna il prezzo: +25%

Contromossa dello "zar" alle sanzioni imposte

Si impenna il prezzo del gas, + 25%, dopo l’annuncio di oggi (23 marzo) del presidente russo Vladimir Putin sul “pagamento solo in rubli per i paesi ostili”. 

Contromossa dello “zar”, che consapevole dell’importanza del proprio gas in Europa, ha deciso che non accetterà più pagamenti in euro o dollari. Chi vorrà il gas russo dovrà pagarlo in rubli.

Una mossa da “intelligence”, visto che il rublo, prima dell’annuncio odierno, era in caduta e, con questa misura, Putin è certo di far risalire il valore della moneta russa.  E, infatti, dopo l’annuncio, il rublo ha recuperato valore alla Borsa di Mosca. 

Una “de-dollarizzazione della economia”, come ha spiegato il presidente della Federazione Russa.

Non ha senso per noi spedire le nostre merci sia nell’Ue che negli Stati Uniti, ricevendo pagamenti in dollari ed euro – ha precisato — Ho deciso di adottare una serie di misure per trasferire al più presto in rubli russi i pagamenti per il nostro gas naturale fornito a paesi ostili”.

Nel video messaggio il presidente russo ha spiegato che” la novità riguarda solo la valuta di pagamento e non il contenuto dei contratti”. Il governo, su ordine di Putin, dovrà emanare una direttiva che obblighi Gazprom a convertire in rubli i contratti di fornitura con i paesi che hanno appoggiato le sanzioni. Cambiamenti per i quali occorreranno diversi giorni.

La richiesta di effettuare pagamenti in rubli piuttosto che in euro o dollari  – ha detto il premier italiano Mario Draghiha portato di nuovo il prezzo del gas a salire a 15 euro”. Mentre per il ministro dell’Economia della Germania Robert Habeck “sarebbe una violazione del contratto”.

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