E’ ricercato in tutta Italia il presunto assassino di Gianni Avvisato.

Il killer dell’uomo ucciso con un colpo di pistola sulla porta della sua abitazione a Comeana, in provincia di Prato, da quanto ricostruito dai carabinieri, armato di una calibro 9, è evaso dagli arresti domiciliari per andare dalla vittima. A fare il suo nome, come esecutore dell’omicidio, è stato l’uomo, un 39enne fiorentino fermato poco dopo il delitto che, tutelato dall’avvocato Mattia Alfano, si è detto estraneo ai fatti e di avere solo fatto da autista all’amico, ossia di averlo accompagnato, ma di ignorare che lo stesso avesse con sè un’arma. Il fermato è in carcere a Prato, in attesa che il gip convalidi l’arresto.

Mentre è ancora oscuro il movente, anche se si ipotizza un regolamento di conti, la caccia all’omicida è aperta: il ricercato stava scontando agli arresti domiciliari una pena definitiva, nel suo curriculum sparatorie e anche un omicidio volontario risalente al lontano 1987.

Ieri, venerdì 26 novembre, il sindaco di Carmignano, Edoardo Prestanti, ha avuto un incontro in prefettura: “Gli impianti di videosorveglianza installati sul territorio si sono rivelati fondamentali, come già avvenuto in altri occasioni, e hanno permesso di risalire in tempi celeri ai responsabili dell’omicidio – si legge in un comunicato del Comune – ci teniamo a tranquillizzare la cittadinanza: il fatto si è consumato nel nostro territorio ma in un contesto strettamente legato alla vittima”.