Trova due telefoni smarriti e chiede 100 euro per consegnarli: denunciato per tentata estorsione

L'uomo è stato rintracciato dalla squadra mobile di Livorno in un cantiere edile

Identificato l’autore del reato di tentata estorsione utilizzando il ‘cavallo di ritorno’ e restituiti i due telefonini rubati.

A finire nei guai, denunciato, al termine di un’indagine della squadra mobile di Livorno, è stato un giovane albanese, accusato di tentata estorsione ai danni di un livorense

La vittima aveva smarrito  suoi due telefoni cellulari, che aveva custoditi all’interno della tasca del giubbotto e che probabilmente gli erano caduti mentre rincasava dal lavoro in moto. L’uomo aveva provato a contattare i due numeri abbinati, ma senza risultato, così come attraverso l’applicazione dedicata che fornisce la posizione esatta dei due apparecchi Iphone. Nel pomeriggio la moglie aveva poi ricevuto una telefonata e le appariva proprio il numero di uno dei telefoni smarriti. Il chiamante – un uomo, con chiaro accento dell’est-Europa – le aveva chiesto la somma di 100 euro in cambio della restituzione dei due telefoni cellulari, fornendo un punto di incontro in un bar di viale Carducci. Una successiva telefonata, sempre sul cellulare della moglie cambiava l’appuntamento e quindi di spostarsi verso l’ingresso della stazione ferroviaria di Livorno. Tuttavia, anche dopo questo secondo appuntamento, nessuno si presentava; probabilmente tale secondo appuntamento aveva l’obiettivo di inquadrare meglio la vittima, per poi dargli un terzo punto di incontro, in un posto più isolato e sicuro, cosa che comunque non avveniva nell’immediatezza.

Tutta l’attività è stata costantemente monitorata dagli investigatori della Mobile, a cui la vittima si era rivolta per chiedere aiuto.

La posizione di uno dei due telefoni smarriti, tenuta sotto controllo  tramite l’applicazione a ciò dedicata, mostrava che tale dispositivo, dalla stazione ferroviaria, si era spostato fino a Montenero, all’interno di un cantiere edile. Il personale in borghese ha deciso quindi di fare irruzione e durante il controllo degli operai ha identificato lo straniero, che nascondeva  indosso uno dei due telefoni, mentre l’altro, spento, si trovava a bordo di un mezzo usato dalla ditta per la quale lavora.

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