Maxi colpo in albergo, uno dei ladri incastrato dall’orologio rubato

Una conferma è arrivata anche da una multa presa al Forte nel periodo del furto

E’ finito nei guai uno dei presunti ladri che aveva compiuto un maxi colpo da mezzo milione di euro in un hotel di lusso a Forte dei Marmi lo scorso 15 agosto. I ladri, in quell’occasione, si erano introdotti all’interno di una dependance di un importante struttura alberghiera di lusso in uso ad una coppia di turisti stranieri ai quali avevano rubato un orologio Patek Philippe da oltre 350.000 euro e circa 20.000 euro in contanti, contenuti nella cassaforte della camera, nonché alcune borse e borsoni di valore, gioielli e abiti di marca.

Era successo in pieno giorno: i ladri avevano approfittato dell’assenza della coppia di turisti stranieri che si era allontanata dalla loro stanza per recarsi al mare e, dopo aver forzato la porta di ingresso, avevano compiuto il furto.
Del fatto erano stati allertati i carabinieri della stazione di Forte dei Marmi e della sezione operativa della Compagnia di Viareggio che, subito intervenuti sul posto, avevano effettuato i rilievi di alcune impronte lasciate dai malviventi ed avevano acquisito i filmati delle telecamere di videosorveglianza dell’albergo e di tutte quelle presenti sulle possibili vie di fuga.

Dopo un’attenta analisi di tutte le immagini di videosorveglianza, i militari dell’Arma sono riusciti a constatare che erano stati almeno due le persone a compiere il furto.
Nel frattempo, i carabinieri sono venuti poi a conoscenza che, nelle settimane successive al furto, nella zona di Monza un uomo stava cercando di “piazzare” un orologio di lusso dello stesso modello di quello asportato a Forte dei Marmi.
I militari dunque sono risaliti all’identità del personaggio segnalato ed hanno estrapolato alcune sue fotografie che, effettivamente, combaciavano con i lineamenti di uno dei due sorpresi dalle immagini di videosorveglianza dell’albergo il giorno del furto.

Lo stesso è stato inoltre riconosciuto anche dai carabinieri di Monza, provincia di residenza del sospettato, i quali avevano già avuto a che fare con lo stesso in altre circostanze. Una ulteriore conferma è stata data dall’analisi dei tabulati telefonici e dalle intercettazioni delle utenze in uso al sospettato, dalle quali è poi emerso che, il giorno del furto, si trovava in “vacanza” ed era in grado di fornire un orologio di valore ed alcuni gioielli.

Il quadro investigativo ha trovato completamento quando i carabinieri hanno effettuato una perquisizione nell’abitazione del sospettato, nella provincia di Monza, dove sono stati rinvenuti dei borsoni ed una cintura di marchi di lusso corrispondenti a quelli asportati dall’albergo nonché un verbale di una contravvenzione all’autovettura di proprietà della compagna del sospettato, emesso dalla polizia municipale di Forte dei Marmi nei giorni antecedenti al furto e che quindi confermava ulteriormente la loro presenza in Versilia. Inoltre, successivamente, i carabinieri hanno verificato in tutte le strutture ricettive dei comuni limitrofi se vi fossero stati alloggiati i soggetti in questione, riscontrando in effetti che, nei due giorni antecedenti al furto, la compagna del sospettato aveva alloggiato in una struttura di un comune limitrofo a Forte dei Marmi.

In pochissimo tempo quindi, i militari dell’Arma hanno dato un nome ad uno dei responsabili del furto, identificandolo in Bruno Stevic, 30enne, residente in provincia di Monza, già noto alle forze di polizia anche per reati contro il patrimonio.

A questo punto, a conclusione dell’attività d’indagine il gip di Lucca, Trinci, su richiesta del pmtitolare dell’indagine, Enrico Corucci, condividendo a pieno le risultanze investigative raccolte, ha emesso apposita ordinanza di custodia cautelare in carcere nei suoi confronti per il reato di furto aggravato in abitazione in concorso con altro soggetto non ancora identificato, con la recidiva specifica, reiterata ed infraquinquennale.
L’indagato, tuttavia, si era reso irreperibile ed era latitante dal mese di novembre scorso quando gli uomini dell’Arma lo avevano cercato per arrestarlo.
Solo dopo diversi mesi di accurate ricerche da parte dei carabinieri, è terminata la latitanza del ricercato che è stato rintracciato lo scorso martedì mattina in provincia di Monza ed è stato subito bloccato, dopo aver tentato invano la fuga, ed arrestato in esecuzione del provvedimento cautelare emesso dal gip di Lucca.
L’uomo è stato quindi poi ristretto nella Casa circondariale di Monza.
Intanto proseguono ulteriori accertamenti da parte dei carabinieri per recuperare la rimanente refurtiva tra cui anche il prezioso orologio nonché per risalire all’identità dei complici.

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