Toscana al voto: il 14 e 15 maggio urne aperte in 22 Comuni con l’incubo astensionismo

Tre i capoluoghi di provincia, tutti in mano al centrodestra che però si spacca a Massa e litiga a Siena

Massa non sarà l’unico Comune toscano ad andare al voto il 14 e 15 maggio “guidato” da un commissario. Nelle stesse condizioni c’è anzitutto Campi Bisenzio, sebbene la situazione sia decisamente diversa. Qua il sindaco uscente e già al secondo mandato, Emiliano Fossi (neo segretario regionale del Partito Democratico), si è dimesso per candidarsi alla Camera, dove è stato eletto lo scorso settembre; al suo posto è stato nominato il commissario prefettizio Grazia Le Fauci. All’elenco vanno poi aggiunti Castell’Azzara e Magliano in provincia di Grosseto e Rio all’Isola d’Elba.

Complessivamente saranno 21 i Comuni al voto di cui appena 6 sopra i 15mila abitanti. Le sfide più attese sono nei tre capoluoghi: detto di Massa, dove resta da capire se la frattura nel centrodestra sarà ricomposta, con Francesco Persiani che ha annunciato di volersi rincandidare, il centrosinistra proverà a riconquistare Pisa e Siena perse clamorosamente (ma non troppo) cinque anni fa. Sotto la Torre Michele Conti cercherà il bis contro Paolo Martinelli che potrebbe avere l’appoggio dei Cinque Stelle, mentre il Terzo polo si è già sfilato.  Nella città del Palio, invece, non si ripresenterà il sindaco uscente Luigi De Mossi: il centrodestra sembrava puntare compatto su Emanuele Montomoli, imprenditore titolare della Vismederi e presidente della squadra di basket del Costone, ma oggi è scoppiata la grana con FdI dopo le dichiarazioni sulla appartenenza alla massoneria e tutto potrebbe essere rimesso in discussione. Candidato non di partito anche per il centrosinistra che schiera Anna Ferretti, uscita vincitrice dalle primarie e sostenuta da Articolo uno, Liberi solidali e progressisti, Pd, e Sinistra civica ecologista. Anche Italia Viva e Azione litigano e sembrano destinate a strade separate, il Movimento Cinque Stelle ha scelto Elena Boldrini, in corsa anche il Polo civico con Fabio Pacciani.

In provincia di Firenze oltre a Campi Bisenzio saranno chiamati alle urne gli elettori di Impruneta (giunta di centrosinistra guidata da Alessio Calamandrei che ha già fatto due mandati) e Marradi dove Tommaso Triberti (Italia Viva) cerca il tris.

Per quanto riguarda Arezzo si vota a Capolona e Caprese Michelangelo, entrambe amministrate da civiche di centrodestra; ben cinque invece le amministrazioni da rinnovare nel Grossetano: non solo Castell’Azzara e Magliano, ma anche Monte Argentario, Gavorrano (entrambi centrosinistra) e Semproniano (centrodestra). A Livorno urne aperte a Rio e Capraia Isola (lista civica), mentre a Lucca si vota soltanto a Pietrasanta: amministrazione di centrodestra (sindaco Alberto Giovannetti) che però si presenta diviso, vista la discesa in campo di Massimiliano Simoni per FdI. Per quanto riguarda Pisa, oltre al capoluogo, al voto Montecatini Val di Cecina (centrosinistra) e Santa Maria al Monte (civica di centrodestra). A Pistoia saranno chiamati alle urne gli elettori di Pescia e Ponte Buggianese, a Prato quelli di Poggio a Caiano (giunte centrosinistra).  Per tutti, però, la sfida più difficile da vincere sarà quella contro l’astensionismo.

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