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Ancora insulti razzisti contro un arbitro

3 aprile 2023 | 14:30
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Ancora insulti razzisti contro un arbitro

L’episodio durante una partita Under 14 tra Don Bosco Livorno e Poggibonsi

Ennesimo episodio di razzismo su un campo di basket, il terzo nel giro di poche settimane. L’ultima vittima è Moustapha Ndiaye, giovane ‘fischietto’ di Donoratico, bersagliato durante e dopo la partita Under 14 tra Don Bosco Livorno e Poggibonsi Basket.

A denunciare l’accaduto per primo era stato Luigi Morante, presidente del Comitato italiano arbitri della Toscana: “Al termine della partita un gruppo di 7-8 genitori/parenti/simpatizzanti della squadra di Poggibonsi (che per la cronaca ha vinto l’incontro, ndr) ha aspettato fuori dall’impianto di gioco che uscisse uno dei due arbitri dell’incontro, Moustapha Ndiaye. Il gruppo ha lanciato pesanti offese razziali ed atti intenti a cercare la provocazione del ragazzo. Non possiamo più rimanere indifferenti davanti a questi episodi che nulla hanno a che vedere con lo sport”.

Come ha riferito al Tirreno non è la prima volta che riceve un trattamento del genere e proprio per questo, un anno fa, aveva deciso di smettere. Poi il ripensamento.

Nelle scorse settimane episodi analoghi avevano riguardato nel campionato di serie D Abdul Mumin Goma Faisal a Firenze e Labed Mourad a Montemurlo, con la società pratese che d’intesa con il Comune aveva poi deciso di disputare a porte chiuse il match successivo per dare un segnale.

Segnale che chiede anche il Comitato Arbitri: “Credo fortemente che il Presidente Fip Gianni Petrucci e il Consiglio Federale debbano arrivare ad approvare con la massima urgenza una norma di cui oramai non ne possiamo più fare a meno che vedano la Federazione Italiana Pallacanestro parte lesa insieme al tesserato contro chi si macchia di tali episodi, sia che siano razziali che atti di violenza”, insiste Morante

Anche la Fip Toscana in una nota condanna l’episodio: “Niente ha da condividere con il nostro sport essendo tra l’altro anche un’immagine fortemente negativa per la crescita umana e sportiva dei nostri ragazze e ragazzi”, assicurando che dopo le sanzioni del giudice sportivo trasferirà tutta la documentazione alla Procura federale.

Sul fronte Poggibonsi la società, pur sottolineando l’impegno contro le discriminazioni ed esprimendo “piena solidarietà” al giovane arbitro, resta più prudente “Riteniamo opportuno attendere tutte le verifiche del caso, mantenendo salda la fiducia nei genitori dei nostri ragazzi”.