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Ai mondiali dopo 36 anni torna il Canada: e potrebbe non essere una meteora

27 ottobre 2022 | 14:00
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Ai mondiali dopo 36 anni torna il Canada: e potrebbe non essere una meteora

Allo scoperta dei Canucks. L’allenatore Herdman: “Questo è soltanto l’inizio”

Eppure me lo ricordo bene, anche se sono passati 36 anni. Perché diciamocelo, alla fine, ad attirarci sono più le curiosità del mondo del pallone che non le notizie mainstream.

E quindi apri l’album dei Calciatori Panini, la vera Bibbia degli amanti del pallone, e finisci direttamente in quella sezione in cui le figurine sono più piccole, come quelle delle squadre di serie B. In particolare sul Canada, squadra di una nazione dove in cima agli interessi ci sono basket e hockey. che pure quell’anno, il 1986, in Messico, riuscì a conquistare la competizione iridata. Allora come oggi, a 36 anni di distanza.

nazionale canadese calcio

La speranza per i nordamericani è che non finisca come allora. Tanta simpatia, soprattutto per noi italiani per la presenza di qualche emigrato di seconda o terza generazione (il portiere Tino Lettieri o il difensore Lenarduzzi), ma zero punti e soprattutto nessun gol contro la Francia di Platini (0-1), l’Ungheria (0-2) e l’Urss (ancora 0-2).

Le avversarie, stavolta, non sono tanto più semplici di quelle di allora: Belgio, Marocco e i vicecampioni del mondo in carica della Croazia.

Con che armi affrontarle? Intanto con l’entusiasmo derivante dalle qualificazioni che ha permesso ai Canucks di chiudere il girone in testa pari merito con il Messico, davanti agli Usa e al Costarica, che atterrerà in Qatar dopo aver vinto lo spareggio intercontinentale con la Nuova Zelanda. Entusiasmo confermato anche dalla conquista delle semifinali di Gold Cup con il ko contro il Messico maturato solo ai tempi supplementari.

Certo, i risultati in avvicinamento non sono dei più lusinghieri: quattro vittorie e quattro sconfitte nelle ultime otto partite disputate Dopo le qualificazioni sono arrivati i successi con Curacao e Qatar e le sconfitte con Honduras in Nations League e in amichevole con l’Uruguay.

Di sicuro una delle armi in più della squadra è l’allenatore che viene dal Regno Unito, John Herdman, un passato alla guida della squadra femminile canadese, condotta anche nella rassegna iridata. Conquistato il pass per il Qatar ha candidamente affermato: “Questo è soltanto l’inizio”. Che per essere la seconda volta nella storia alla manifestazione è già un segno di grande ambizione. Un ottimo viatico, comunque, per il 2026, quando il Canada, assieme a Usa e Messico, sarà fra le nazioni ospitanti del mondiale.

Consueta conclusione con la top five dei giocatori da tenere d’occhio. Partendo dal meno appariscente, Stephen Eustaquio, centrocampista centrale che in Canada praticamente c’è solo nato e che dopo aver debuttato nell’Under 21 del Portogallo ha optato per i Canucks. È lui, ora al Porto, che Herdman ha affidato il ruolo di metronomo del centrocampo. L’ala destra è Tajon Buchanan del Bruges, eletto miglior giocatore giovane della Gold Cup dello scorso anno. Salta l’uomo, ha grandi qualità offensive e sembra avere ancora possibilità di crescita. Dal Canada al Bayern Monaco è la favola del 21enne Alphonso Davies, la stella della squadra, già considerato il miglior giocatore canadese di tutti i tempi, di sicuro il più titolato nonostante la sua giovane età. Anche il bomber è di primo pelo, il 22enne del Lille Jonathan David che si presenta con uno score di 22 gol in 33 partite con la nazionale. L’uomo di ghiaccio, questo il suo soprannome, è pronto a stupire anche in Qatar. Accanto a lui c’è Cyle Larin. Gioca nel Bruges, nel 2020/2021 ha conquistato campionato e Coppa con il Besiktas e, soprattutto, nelle qualificazioni mondiali ha messo a segno 13 gol in 16 presenze. A 27 anni è uno dei veterani di una squadra giovanissima che spera di recuperare la sua ‘chioccia’, il 39enne centrocampista Atiba Hutchinson, attualmente infortunato.