“Petti, subito un tavolo per tutelare i 200 lavoratori”

La nota della Flai sul futuro dello stabilimento di Venturina
“Bisogna aprire subito un tavolo per la Petti”. La richiesta arriva da Flai Toscana e la Cgil Toscana che in una nota ribadiscono la preoccupazione per il futuro dello stabilimento di Venturina e degli oltre 200 lavoratori dopo la decisione del Comune di Campiglia Marittima, che obbliga alla demolizione di opere funzionali al processo produttivo, con possibile ricorso al Tar da parte dell’azienda. Un’incertezza che non lascia presagire niente di buono.
“Come sindacato – scrivono Mirko Borselli e Mirko Lami – vogliamo auspicare che, a partire da incontri e dialoghi, tra azienda, istituzioni locali, Regione Toscana e organizzazioni sindacali, sia possibile sviluppare un protocollo d’intesa che abbia come base di partenza il rispetto della legalità su tutti i fronti, anche perché siamo convinti che organizzare un’azienda nel pieno rispetto di tutti gli elementi riconducibili alla legalità, nel rispetto della sicurezza sul lavoro, nel rispetto dei contratti nazionali di lavoro, possa portare un grande valore aggiunto all’azienda stessa, al territorio e alle maestranze. Quindi ci auguriamo che si apra velocemente un tavolo di confronto”.