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Esplosione mortale a Greve in Chianti, si indaga sulle cause

21 maggio 2021 | 19:57
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Esplosione mortale a Greve in Chianti, si indaga sulle cause

La procura ha aperto un fascicolo contro ignoti per omicidio colposo. Le ipotesi sono una fuga di gas o la perdita di gas propano liquido dalle bombole: lo scoppio all’arrivo delle tre vittime

Un difetto all’impianto del gpl o la perdita dalle bombole del gas propano liquido: sono due le piste privilegiate  per ricostruire la tragedia avvenuta a Borgo di Dudda, nel comune di Greve in Chianti.

Si sono concluse nella notte, all’1,30 circa, le operazioni del recupero del corpo senza vita della terza vittima rimasta sotto le macerie dell’abitazione esplosa nella mattina di ieri (20 maggio), la 59enne Giuseppina Napolitano.

Nell’esplosione della casa hanno perso la vita anche il compagno della donna, Fabio Gandi, anche lui di 59 anni, e Giancarlo Bernardini, 64 anni, ex marito di Giuseppina. I tre, provenienti tutti da Prato, dove risiedevano, si erano recati a Borgo di Dudda per eseguire dei lavori nell’appartamento che la coppia aveva acquistato il mese precedente, al primo piano della palazzina crollata in seguito all’esplosione. Ieri mattina avrebbero dovuto installare delle nuove tende alle finestre.

Stando ai primi accertamenti, la deflagrazione si è verificata, non appena i tre sono entrati nell’appartamento, per una fuga di gas, dovuta probabilmente al malfunzionamento di un impianto a gpl nell’unità immobiliare al piano terra, che non era abitata in questo periodo. Sulla vicenda la procura di Firenze ha aperto un fascicolo d’indagine per l’ipotesi di reato di omicidio colposo, al momento senza indagati.

Subito dopo l’esplosione, intorno alle 8,30, sul posto sono intervenuti i vigili del fuoco del comando di Firenze con tre squadre, le unità cinofile, i carabinieri e i sanitari del 118. I soccorritori dopo tre ore hanno estratto il corpo dell’ex marito della donna, Giancarlo Bernardini, ma le sue condizioni sono apparse subito molto gravi ed è morto poco dopo. Intorno alle 16 è stato trovato il corpo dell’altro uomo, Fabio Gandi, l’attuale compagno della donna. Dopo circa 15 ore, scavando tra le macerie, i vigili del fuoco hanno ritrovato il corpo di Giuseppina Napolitano, intorno alle 23,20.

Itre, secondo quanto si è appreso dai carabinieri che conducono le indagini, erano arrivati di buon mattino a Dudda. La
donna, nonostante la separazione, aveva mantenuto buoni rapporti con l’ex marito e così si spiegherebbe la sua presenza sul posto, dove era  giunto anche lui per dare una mano durante gli ultimi ritocchi all’interno dell’abitazione. Per motivi ancora da accertare si è poi verificata l’esplosione. Sembra che alcuni vicini avessero segnalato un forte odore di gas provenire dall’immobile. È possibile che l’esplosione sia stata provocata dall’accensione di una luce della casa.

Giuseppina Napolitano e Fabio Gandi avevano acquistato da poco l’appartamento, che era stato anche ristrutturato, visto che la coppia voleva tornarci ad abitare dopo che lui era andato in pensione. La donna sarebbe andata in pensione tra poco tempo. I due avevano già preso la residenza nel comune di Greve.