Truffe on line, è boom di casi sulla montagna pistoiese

Anche una mamma vittima dei truffatori nell'acquisto di una play station per il figlio

Ancora boom di truffe on line sulla montagna pistoiese. A finire nei guai, denunciate in pochi giorni dai carabinieri di San Marcello Piteglio, sono state 5 persone ritenute responsabili dei reati di truffa e possesso di documenti identificativi falsi.

Dopo l’increscioso episodio avvenuto agli inizi del mese di gennaio 2021, allorquando, ad una giovane infermiera di Cireglio, con la tecnica del phishing (cioè mediante una mail truffaldina alla quale la malcapitata aveva risposto), erano stati carpiti i codici e le password delle carte di credito, con successivo indebito prelievo dal conto corrente di una somma pari a 900 euro, è ancora boom di truffe sulla montagna pistoiese.
Tali ultimi episodi però sono da attribuirsi per lo più al vertiginoso aumento di acquisti on line verificatosi negli ultimi mesi e dovuto principalmente al fatto che moltissimi cittadini, non potendo acquistare al dettaglio i propri beni di consumo a causa delle restrizioni necessarie per arginare il virus Covid 19, sempre più spesso, si rivolgono ad inaffidabili bacheche virtuali ove vengono pubblicizzati prodotti di ogni genere, finendo preda di esperti truffatori che, dopo essersi fatti accreditare il denaro spariscono nel nulla senza consegnare la merce. E’ quanto accaduto ad una mamma di San Marcello Piteglio che, dopo aver notato sulla bacheca virtuale “Marketplace di Facebook” una meravigliosa playstation 5 a sole 500 euro, volendo acquistarla per il compleanno del figlio, ha deciso di mettersi in contatto con il venditore. Questo, addirittura, per rassicurarla e invogliarla ad effettuare subito il versamento, non solo le ha detto di affrettarsi perchè era già in trattativa con altre persone, ma le inviato, prontamente, via Whatsapp, una foto con i propri documenti di identità, poi rilevatisi però clamorosamente falsi. Sta di fatto che la donna, alla fine del mese di gennaio 2021, ha versato 500 euro richiesto su una carta postepay indicata dal finto venditore, perdendo così il denaro senza vedersi recapitare alcuna console.

Stessa sorte toccava poi ad altre due persone residenti nel comune di Sambuca Pistoiese che, volendo acquistare on line rispettivamente un motore per autovettura e delle carene per un motociclo pubblicizzate sui siti Marketplace di Facebook0 e Subito.it, effettuavano versamenti pari a 1.000 e 200 euro, anche loro naturalmente senza vedersi recapitare la merce. La cosa da evidenziare è che, in entrambi tali casi, i finti rivenditori erano riusciti a simulare, sul proprio annuncio pubblicitario, l’esistenza di vere e proprie attività commerciali di rivendita di pezzi di ricambio per auto e motocicli, con tanto di insegna del negozio, foto dei locali e di altra merce esposta, poi rivelatesi tutte assolutamente finte. Purtroppo vi è stato anche chi, volendo semplicemente stipulare una polizza assicurativa per la propria autovettura ad un prezzo più conveniente, si era rivolto ad un noto motore di ricerca che compara on line i costi delle varie Polizze Rca e, dopo aver individuato l’offerta più vantaggiosa, attraverso il numero di telefono pubblicizzato sul sito, si era messo in contatto con un finto dipendente di una inesistenze Agenzia di Assicurazioni. Ebbene questo, dopo essersi fatto versare la somma di 290 euro a titolo di pagamento per 6 mesi della polizza Rca, era sparito nel nulla.

I crabinieri di Sambuca Pistoiese, San Marcello Piteglio e Campo Tizzoro hanno deciso di seguire il flusso di denaro, effettuando accertamenti su chi fossero i titolari delle carte poste pay su cui gli ignari cittadini avevano fatto i loro versamenti e su chi avesse poi provveduto all’effettivo prelievo delle somme. E’ stato solamente grazie a questa certosina attività di indagine che le indagini hanno portato a identificare gli autori delle truffe.

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