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Il campo largo si prende la Toscana: Giani è ancora presidente. L’omaggio della segretaria Schlein

13 ottobre 2025 | 18:18
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Il campo largo si prende la Toscana: Giani è ancora presidente. L’omaggio della segretaria Schlein

Alla fine non c’è stata partita: Eugenio Giani ha vinto con distacco le elezioni regionali, con una percentuale superiore al 50 per cento. Una metà degli elettori ulteriormente dimezzata, vista l’affluenza davvero ridotta. Lo stesso Eugenio Giani, senza attendere la fine dello scrutinio ha detto: “Sono emozionato. Grazie Toscana!”.

Dall’altra parte Alessandro Tomasi non ha sfondato, anche se c’è da attendere i risultati definitivi per capire se ha fatto meglio o peggio rispetto all’attuale eurodeputata Susanna Ceccardi da Cascina. Comunque vada, invece, è ottimo, raddoppiato rispetto ai sondaggi, il risultato di Antonella Bundu di Toscana Rossa, data oltre il 4 per cento. Va visto, a questo punto, e sarà lotta voto su voto, se ha superato la soglia di sbarramento del 5 per cento.

Tutta l’attenzione si è dunque spostata presto sul risultato all’interno delle coalizioni. Dopo le prime 100 sezioni su quasi 4mila (quindi dato per niente significativo) la battaglia dentro il centrodestra dietro Fratelli d’Italia (secondo partito in Toscana dopo il Pd) sarebbe appannaggio di Forza Italia sulla Lega. Nel centrosinistra Casa Riformista metterebbe in fila Avs e Movimento Cinque Stelle.

Posizioni che sono confermate anche dalle proiezioni, dalle quali emerge che Toscana Rossa prenderebbe più voti della Lega che resterebbe sotto il 5 per cento. Non ha atteso l’ufficialità, la segretaria nazionale del Partito Democratico Elly Schlein, per raggiungere il comitato elettorale di Eugenio Giani a Firenze. A vincere, per Schlein, è proprio quel campo largo fortemente criticato e che non è bastato, per esempio, per riprendersi le Marche.

“Chi si era affrettato a dichiarare la fine della coalizione progressista oggi è smentito nei fatti. L‘unità della coalizione progressista – secondo la segretaria – aggrega altre forze. Ed è questo che abbiamo cercato con dialogo e lavoro. Perché, l’ho sempre detto, l’unità non è condizione sufficiente ma è necessaria per vincere. Il resto dobbiamo mettercelo noi, con il buon governo e le nostre idee”.