Caro energia, mozione del Pd in Consiglio regionale: “Terzo settore rischia di non poter garantire servizi”

Andrea Pieroni: "Intervenga il governo"

L’aumento dei costi dei carburanti e dell’energia ha generato un rilevante impatto sull’economia nazionale, mettendo in difficoltà famiglie ed enti del Terzo settore. In queste settimane i rappresentanti delle associazioni toscane, tra cui Pubblica Assistenza, Misericordia, Croce Rossa, hanno espresso forte preoccupazione, annunciando il rischio di non poter garantire il proprio contributo alle comunità. Uno scenario che rischierebbe di paralizzare servizi fondamentali per la tenuta sociale dei cittadini toscani. Il governo con il decreto legge 21 marzo 2022,  21 (Misure urgenti per contrastare gli effetti economici e umanitari della crisi ucraina) ha varato alcune prime misure per contenere l’aumento dei prezzi dell’energia e dei carburanti, ma, al momento, non sono stati  presi provvedimenti specifici per gli enti del Terzo settore e, più in particolare,  per il mondo del volontariato. Per questo con una mozione chiedo alla Giunta regionale di attivarsi nei confronti dell’esecutivo nazionale affinché vengano adottati specifici provvedimenti volti a sostenere anche gli enti del Terzo settore. L’obiettivo è garantire il proseguimento delle attività svolte dalle associazioni e dagli enti di volontariato che operano per la  coesione sociale delle comunità toscane, rivestendo un ruolo importante all’interno del sistema sanitario e socio-sanitario regionale”.
E’ quanto chiede alla Giunta regionale il consigliere regionale Pd, Andrea Pieroni, attraverso la mozione in merito alla necessità di adottare misure di sostegno agli enti del Terzo settore a seguito dell’aumento dei costi dei carburanti e dell’energia.
 
La Toscana registra una presenza di organizzazioni non profit tra le più alte in Italia: 71 realtà ogni 10mila abitanti; oltre a una spiccata propensione al volontariato 1.253 volontari ogni 10mila residenti – continua Pieroni – Secondo il Cesvot sono oltre 26mila le istituzioni non profit, in cui operano 469mila volontari e 46mila dipendenti. Un settore storicamente radicato che ha dimostrato più volte, basti pensare all’emergenza sanitaria da covid, di saper rispondere prontamente ai bisogni delle comunità – conclude Pieroni -. Mutualismo, volontariato e cooperazione che di fronte agli improvvisi e rilevanti aumenti dei costi energetici hanno bisogno di essere sostenuti con misure specifiche. Proprio per la rilevante presenza del settore in tutto il territorio, la Regione Toscana deve chiedere al Governo un impegno preciso”

Sostieni l’informazione gratuita con una donazione

Commenti

L'email è richiesta ma non verrà mostrata ai visitatori. Il contenuto di questo commento esprime il pensiero dell'autore e non rappresenta la linea editoriale di Toscana in Diretta, che rimane autonoma e indipendente. I messaggi inclusi nei commenti non sono testi giornalistici, ma post inviati dai singoli lettori che possono essere automaticamente pubblicati senza filtro preventivo. I commenti che includano uno o più link a siti esterni verranno rimossi in automatico dal sistema.