Malika cacciata di casa perchè ama una donna, il Pd di Seravezza: “Ora basta, il Ddl Zan è urgente”

Valentina Salvatori, Riccardo Biagi e Giacomo Genovesi: "Non è più il momento di tacere di fronte alla violenza generata dall’omostransfobia"

Sul caso di Malika, la ragazza buttata fuori di casa dalla famiglia a Castelfiorentino, perchè innamorata di una donna, intervengono, da Seravezza i consiglieri del Pd Valentina Salvatori, Riccardo Biagi e Giacomo Genovesi

A seguito dei recenti fatti di cronaca avvenuti anche nella progressista Toscana contro una ragazza “colpevole” di amare una persona del suo stesso sesso non possiamo rimanere in silenzio. Un cittadino, un militante politico e un amministratore pubblico non può sottrarsi dal prendere posizione – affermano – Tante sono le emergenze che affliggono il nostro Paese in questo momento, non ultime, una difficile emergenza economica e sociale, un’emergenza psicologica che coinvolge soprattutto le giovani generazioni e una grave emergenza educativa, ma non è più il momento di tacere di fronte alla violenza perpetrata nei confronti del genere femminile, della violenza generata dall’omostransfobia e dalle discriminazioni nei confronti delle persone disabili. Oggi è il momento di dire basta”.

“Uno strumento importante lo abbiamo – aggiungono -,  il Ddl Zan è un disegno di legge urgente e necessario per punire e prevenire tutti i crimini legati all’odio. E’ urgente, oggi, mobilitarsi contro la misoginia, contro le discriminazioni legate alle disabilità, a favore di tutta la comunità Lgbtqi+ e per questo dobbiamo prendere posizione e chiedere con forza la calendarizzazione del DDL anche al Senato della Repubblica. Il continuo posticipare la calendarizzazione da parte di una precisa parte politica non fa che continuare a negare diritti fondamentali di ognuno di noi.  Parafrasando il pensiero di un amico: siamo donne, uomini, caucasici, cisgender, eterosessuali e solo per questo siamo privilegiati. Ebbene, è il momento che tutte e tutti, compreso i privilegiati come noi prendano posizione con determinazione contro una delle più vili patologie della nostra società contemporanea: l’ignoranza”.

 

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