Difficoltà del linguaggio e bambini, inaugurato alla Stella Maris un nuovo laboratorio di ricerca

Grazie al Rotary club Pisa la fondazione ha allestito un locale completamente insonorizzato e dotato di attrezzature audiovisive all'avanguardia

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Il bambino con difficoltà di linguaggio: grazie al Service del Rotary Club Pisa inaugurato il nuovo laboratorio acustico-vocale per sentire e per parlare all’Irccs Fondazione Stella Maris

Una nuova stanza per sentire e per parlare, un laboratorio acustico vocale per i bambini con difficoltà di linguaggio. Grazie al service del Rotary club Pisa, nell’Irccs Fondazione Stella Maris è stato possibile allestire un locale completamente insonorizzato e dotato di attrezzature audiovisive di avanguardia, dove grazie alla collaborazione del gruppo di otorinolaringoiatri e audiologi del professore Stefano Berrettini dell’università di Pisa, si potrà studiare la percezione acustica e la produzione verbale nei bambini con disturbi del linguaggio, dovuti a patologie oromotorie dello speech, quali disartrie e disprassia verbale. La disprassia verbale è un disturbo che solo recentemente è stato riconosciuti dalla letteratura medica specialistica, grazie anche alle ricerche svolte alla Stella Maris. Questi disturbi colpiscono moltissimi bambini  e i dati ottenuti  nel nuovo laboratorio permetteranno di caratterizzare meglio le loro difficoltà e personalizzare la loro terapia.

All’inaugurazione della stanza analisi acustico vocale di Lipsilab (laboratorio di neurolinguistica e neuropsicologia dello sviluppo), hanno partecipato il dottor Giuseppe Bentivoglio, presidente Rotary club Pisa insieme al professor Giuseppe Turchetti della scuola superiore Sant’Anna e consigliere, in rappresentanza del club che ha sostenuto questo importante service. Con loro c’era il dottor Roberto Cutajar, direttore generale della Fondazione Stella Maris, il professor Giovanni Cioni, direttore scientifico dell’istituto, la dottoressa Anna Chilosi, co-responsabile del Lipsilab con tutto il team del laboratorio.

“Quando nel consiglio direttivo del Rotary club Pisa furono esaminati i possibili service da programmare nell’annata della mia presidenza, il primo pensiero è stato per la Stella Maris, un ente che da sempre conosciamo e che da sempre gestisce programmi ed attività perfettamente aderenti ai temi ed agli aiuti che il Rotary può supportare a favore di persone ed in particolare di bambini che soffrono o che affrontano criticità e disturbi in una età che, umanamente, tutti noi vorremmo fosse la più felice possibile” dichiara il presidente Giuseppe Bentivoglio.

“Il pensiero si è poi consolidato in un incontro conviviale con il professor Giovanni Cioni e la dottoressa Anna Chilosi con i quali subito fu trovato interessante e stimolante l’idea di contribuire alla realizzazione di un progetto per adeguare, all’interno del complesso della Stella Maris, uno specifico ambiente e dotarlo delle attrezzature necessarie per curare una patologia, ai più abbastanza sconosciuta, come la disprassia verbale che interessa molti più bambini di quanti si possa immaginare. Il progetto e il relativo impegno economico è stato approvato dal consiglio del Rotary Pisa ed è diventato una realtà che con Giuseppe Turchetti, responsabile della commissione progetti del Rotary Pisa, abbiamo potuto apprezzare nella sua piena funzionalità e nel suo utilizzo, anche pratico, il 14 giugno alla Stella Maris”.

“Questa visita – conclude Giuseppe Bentivoglio – ha confermato la bontà del progetto e la scelta del nostro club per un service che potrà dare a molti bambini, meno fortunati, la possibilità di ridurre se non annullare le difficoltà di interlocuzione che la disprassia genera. Un grazie particolare a Giovanni Cioni e ad Anna Chilosi per quello che fanno, per il tema che ci hanno suggerito e per come, all’interno della Stella Maris, hanno reso operativo il progetto e, non ultimo, per l’amicizia con la quale tutto questo si è potuto realizzare”.

“I disturbi motori della produzione verbale colpiscono la capacità di programmare e/o eseguire i movimenti oro bucco fonatori sottesi al linguaggio e si associano quasi costantemente a una importante difficoltà nell’acquisizione linguistica con conseguente grande impatto sulle capacità socio comunicative del bambino – spiega la dottoressa Anna Chilosi – È fondamentale in questi casi l’analisi, oltre che delle abilità di produzione, anche delle abilità percettive e di comprensione verbale per escludere eventuali deficit associati”.

“Per questo – continua la dottoressa Cioni – è importante disporre di una stanza audiovisiva insonorizzata in cui sia possibile effettuare sia l’analisi delle abilità recettive sia la videoregistrazione della produzione verbale del bambino per poter procedere ad una successiva analisi dei movimenti oro buccali e del livello linguistico posseduto dal bambino in esame. La voce registrata  attraverso l’utilizzo di microfoni professionali verrà analizzata con  software specifici per elaborare i dati acquisiti, che costituiscono la base per riabilitare le alterazioni fono articolatorie attraverso attività ludiche specifiche che sfruttino feedback visivi  e uditivi relativi ai parametri acustici della voce”.

I disturbi del linguaggio colpiscono circa il 15 per cento dei bambini in età prescolare e sono un sintomo trasversale, cioè sono presenti in quasi tutti i disturbi neuropsichici dell’età evolutiva, dall’autismo alla paralisi cerebrale, ai ritardi dello sviluppo cognitivo, ai disturbi specifici del linguaggio e ai deficit uditivi. Una analisi accurata del linguaggio e della comunicazione di questi bambini è indispensabile per una corretta terapia riabilitativa. All’Irccs Fondazione Stella Maris opera il laboratorio di neuropsicologia e neurolinguistica, che da molti anni cura decine di bambini ogni anno provenienti dal territorio pisano, dalla Toscana e da tutto il paese, e fa ricerca su questi disturbi.

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