Orti sociali, riapre i termini l’avviso per i progetti di formazione dei detenuti

La nuova scadenza è fissata per il primo ottobre

Ci sarà tempo fino al primo ottobre per partecipare all’avviso pubblico di Regione Toscana per progetti di formazione professionale in orticoltura e agricoltura sociale finalizzati all’inserimento lavorativo dei detenuti degli istituti penitenziari di Livorno, Massa Marittima e Prato. Un decreto dirigenziale della Regione ha infatti riaperto i termini.

L’avviso mette a disposizione 93500 euro stanziati dalla cassa delle ammende per avviare percorsi di formazione interna ed esterna ai tre istituti toscani, dove sono in fase di attivazione spazi per la coltivazione di orti sociali: 56322 riservati alla formazione interna e i restanti 37178 euro alla formazione esterna.  Saranno coinvolte complessivamente duecento persone in esecuzione penale per la formazione interna; quindici – cinque per ogni istituto – saranno quelle coinvolte nelle attività di formazione esterna.

Sono previsti inoltre 137822 euro, che potranno essere stanziati dalla Regione Toscana in base alle disponibilità di bilancio e ai vincoli previsti dalla legislazione vigente, per sostenere ulteriori interventi di formazione interna ed esterna che il progetto finanziato intenderà realizzare. L’avviso conserva un legame con i Centomila orti in Toscana, uno dei progetti regionali maggiormente capaci di coinvolgere nel corso del tempo cittadine e cittadini, numerose amministrazioni locali e istituzioni presenti sul territorio regionale. La formazione dovrà infatti essere ispirata alle indicazioni e ai consigli della Guida per una orticoltura pratica, lo strumento di lavoro nato in seno al progetto e redatto dalla Regione con il sostegno dell’Accademia dei georgofili per offrire un supporto ai soggetti e agli enti locali che hanno avviato esperienze di orticoltura sociale.

La formazione interna si svilupperà in due distinti momenti. Il primo di tipo teorico e avrà come manuale la Guida per una orticoltura pratica del progetto Centomila orti in Toscana. Il secondo consisterà nella parte pratica che verrà svolta nelle strutture dell’orto all’interno degli istituti penitenziari. Il programma di formazione esterna prevederà invece percorsi formativi finalizzati al conseguimento di un certificato di competenze, in riferimento unicamente a mansioni, conoscenze e capacità afferenti alle figure professionali del repertorio regionale delle figure professionali.

L’eventuale seconda fase del progetto integrato, vincolata alle eventuali risorse aggiuntive, prevederà percorsi di formazione obbligatoria – non finalizzati all’acquisizione di una specifica qualifica professionale – la cui frequenza e, in alcuni casi, anche il superamento di una prova finale, costituiscono uno dei requisiti per lo svolgimento di particolari attività lavorative inserite nel repertorio regionale della formazione regolamentata.

I progetti possono essere presentati da partenariati composti da almeno un organismo formativo accreditato ai sensi della Dgr 1407/2016 e successive modifiche e integrazioni (o che si impegna ad accreditarsi entro la data di avvio delle attività), in qualità di capofila, e da un’impresa senza finalità formative, con una propria unità produttiva attiva nel territorio di almeno una delle province nelle quali si trovano gli istituti penitenziari e il cui ambito di operatività sia coerente con gli interventi richiesti dall’avviso. Ogni partenariato di progetto – per un massimo di sette soggetti attuatori – può essere integrato da organizzazioni di volontariato, associazioni di promozione sociale, associazioni di categoria, ulteriori organismi formativi accreditati e ulteriori imprese. Per leggere l’avviso (clicca qui).

 

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