Ispettorati del lavoro, scatta lo sciopero

I sindacati annunciano: "Sarà solo la prima mobilitazione"

Il personale degli ispettorati del lavoro della Toscana entra in mobilitazione con assemblee quotidiane di un’ora in tutti gli uffici da domani (21 febbraio) fino al 25 febbraio, con ciò aderendo allo stato di agitazione sindacale unitario, proclamato, a livello nazionale da Fp Cgil, Fp Cisl, Uilpa, Flp, Confintesa, Confsal Unsa e Usb.
Le assemblee sono il prodromo al 4 marzo, il giorno dello sciopero nazionale con manifestazione a Roma.

“Ad accendere la miccia – spiega Fp Cgil – per quello che sarà il primo sciopero in assoluto dell’ispettorato del lavoro, è stata, in un clima già fortemente esasperato, l’esclusione del personale dell’Inl dalla bozza del dpcm di armonizzazione delle indennità di amministrazione (che vanno da 1.500 a 2.500 euro lordi annui), prevista per tutti coloro che applicano il Ccnl funzioni centrali ad eccezione delle agenzie fra cui l’ispettorato del lavoro. Come Fp Cgil, da sempre, chiediamo risorse per Inl al fine di realizzare una vera tutela del lavoro, chiediamo nuove assunzioni e la valorizzazione della professionalità del personale che vi opera. I mass media raccontano le nuove forme di sfruttamento del lavoro e la strage quotidiana di morti sul lavoro e sempre si chiama in causa il personale dell’Ispettorato come risolutore possibile dell’immane problema senza raccontare le condizioni in cui opera l’Istituto. Le assunzioni tanto gridate dalla politica devono ancora arrivare, nel frattempo le competenze de personale sono aumentate. In Toscana questa contraddizione è evidente: gli ispettori tecnici superano di poco la decina a fronte di territori industriali, il distretto tessile pratese per citarne uno, che avrebbero bisogno, solo per sé, di almeno il doppio del totale regionale. Il personale amministrativo non ha ricambio generazionale da oltre venti anni e molte Ispettrici e Ispettori vengono distolti, di fatto, dall’attività di vigilanza per garantire i servizi connessi alla tutela del lavoro in via amministrativa. In questo clima di esasperazione, fra competenze che aumentano, grave carenza di organico, sovraesposizione mediatica e di responsabilità conseguenti è arrivata l’esclusione dalle indennità di amministrazione. Le lavoratrici ed i lavoratori degli Ispettorati del Lavoro della Toscana aderiscono alla mobilitazione stanchi di essere usati come specchietto per le allodole per tranquillizzare l’opinione pubblica sui temi della sicurezza e della legalità sul lavoro. Per iniziare davvero a contrastare lo sfruttamento e la conseguente insicurezza sul lavoro si deve smettere di fare proclami e passare ai fatti. Si incominci a riconoscerci le indennità che ci spettano”.

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