Caro carburante, rischio di fermo per gli autotrasportatori

Allarme lanciato da Cna Fita

Il caro-energia impatta in modo pesante sull’autotrasporto merci ed è necessario ridurre le imposte sul carburante per scongiurare il fermo di migliaia di veicoli a causa dei costi insostenibili.

È quanto chiede Cna Fita evidenziando che il prezzo medio nella seconda metà di gennaio ha raggiunto 1,60 euro/litro con una crescita di 28 centesimi sulla media del 2020.

“Ai prezzi attuali del gasolio i costi di gestione di un camion aumentano di 9300 euro l’anno – ha detto Alessandro Albani, coordinatore provinciale della categoria – secondo i calcoli di Cna Fita, pari a un impatto del 7% dei valori indicativi dei costi di esercizio”.

Il caro-carburante è ancora più pesante per i veicoli green. “Un camion a metano deve sopportare un rincaro del carburante dell’86,60% – continua Albani – che si traduce in un aumento di spesa di oltre 18mila euro l’anno. Un paradosso che penalizza le imprese che hanno effettuato investimenti green. Nelle ultime settimane il costo medio del metano per autotrazione ha superato 1,81 euro/Kg obbligando molte imprese a fermare i veicoli a causa dei costi insostenibili”.

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