Rider: il tribunale di Firenze condanna Deliveroo

Il sindacato: "Una sentenza che segna un punto fondamentale nella lotta per i diritti"

Il tribunale di Firenze ha ordinato a Deliveroo, sulla base di un ricorso per condotta antisindacale promosso da Nidil-Filcams-Filt Cgil Firenze, di cessare l’applicazione del contratto nazionale Assodelivery-Ugl nel territorio di Firenze e di conseguenza l’inefficacia dell’interruzione dei rapporti di lavoro con i rider che non avevano voluto sottoscriverlo; inoltre ordina a Deliveroo di procedere alla consultazione e al confronto con le organizzazioni sindacali come previsto dalla contrattazione collettiva. Il tribunale di Firenze inoltre, nel rilevare l’antisindacalità della condotta, individua cinque elementi indiziari che fanno emergere la natura di Ugl rider quale sindacato di comodo e quindi vicino agli interessi datoriali.

Per Nidil-Filcams-Filt Cgil Firenze si tratta di un’ordinanza che “demolisce definitivamente il Contratto nazionale Rider voluto da Assodelivery e ribadisce che ai rider devono essere garantite le piene tutele del lavoro subordinato, comprese quelle sindacali”.

Vigileremo sull’immediata esecuzione dell’ordinanza – aggiungono Nidil-Filcalms-Filt Cgil Firenze -, e in particolare sull’immediata cessazione del Contratto nazionale rider, la riassunzione dei lavoratori disconnessi e la convocazione delle organizzazioni sindacali più rappresentative”. “Deliveroo e le piattaforme aderenti ad Assodelivery non hanno più escamotage e dopo questa ennesima ordinanza non possono più sfuggire dall’applicare la legge del nostro Paese e rispettare i diritti dei lavoratori”, concludono Nidil-Filcalms-Filt Cgil Firenze.

“Il Tribunale di Firenze con la decisione adottata ieri, 24 novembre, ha dichiarato inefficaci i licenziamenti effettuati da Deliveroo e ha imposto alla società di avviare immediatamente ‘le procedure di consultazione e confronto previste dall’art 6 ccnl Terziario Distribuzione e Servizi nonché le procedure di informazione e consultazione previste per i licenziamenti collettivi’. Inoltre, l’azienda è stata condannata a non dare ulteriore attuazione al Ccnl Ugl Rider, permettendo così a tutti i rider di Firenze di reclamare finalmente l’applicazione piena delle condizioni economico e normative previste dalla contrattazione collettiva agita da organizzazioni rappresentative”.

Lo fa sapere, in una nota, la Cgil nazionale.

Secondo il tribunale Deliveroo ha anticipatamente cessato, senza confrontarsi con il sindacato, i rapporti di lavoro dei rider per imporre un contratto collettivo sottoscritto da una organizzazione che agiva con una particolare ‘vicinanza’ ‘alle posizioni datoriali’.

“È la prima volta in Europa – sottolinea la Confederazione – che un tribunale riconosce, grazie all’impegno della Cgil, che i rider rientrano nella categoria dei ‘worker’ ai quali l’Ue riconosce pieni diritti sindacali e assicura una tutela del posto di lavoro in caso di licenziamenti collettivi”.

Per il sindacato di corso d’Italia “è una sentenza che segna un punto fondamentale nella lotta per i diritti dei rider e sancisce il diritto della Cgil a negoziare, riconoscendo a NIdiL, Filcams e Filt, la rappresentatività effettiva per tutelare i diritti dei lavoratori dell’economia digitale. La decisione rappresenta il riconoscimento della fondatezza delle iniziative portate avanti da sempre dalla Cgil e apre la strada ad una tutela piena ed efficace delle condizioni di lavoro per questi lavoratori”.

“Deliveroo, insieme alle altre multinazionali di Asso Delivery con cui da tempo è aperto un tavolo di confronto che però non ha prodotto avanzamenti sul piano del trattamento dei lavoratori, dovrà ora confrontarsi”, conclude la Cgil.

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