Gkn, Fiom e Cgil Toscana: “Risponderemo come sappiamo fare, con la mobilitazione”

I sindacati a Draghi: “Una soluzione va trovata ora, non fra qualche anno”
“Quanto successo ai lavoratori della Gkn che fino alle sei della mattina erano al lavoro, già perché il lavoro non manca alla Gkn, è alle 10, con una mail, sono stati mandati a casa, è inqualificabile. Un affronto al mondo del lavoro, a Firenze, alla Toscana e all’Italia tutta”.
Lo dichiarano congiuntamente Dalida Angelini, segretaria generale della Cgil Toscana e Massimo Braccini segretario generale Fiom Cgil Toscana.
“Non lasceremo soli questi lavoratori – assicurano – a cui va tutta la nostra partecipe solidarietà, risponderemo come sappiamo fare, con la mobilitazione. La Cgil e la Fiom proporranno a Cisl e Uil e alle loro categorie una risposta a livello regionale, perché il problema va ben oltre Firenze, i 422 della Gkn e gli altri dell’indotto. Ne discuteremo con i lavoratori della Gkn in assemblea permanente che incontreremo lunedì.
Per l’intanto diciamo a Draghi e ai suoi ministri: una soluzione va trovata ora, non fra qualche anno.
Il problema dovrebbero conoscerlo, ci sono multinazionali che arrivano, prendono, consumano territorio e scappano lasciando macerie sociali. In Italia possono farlo, non è così in altri paesi anche a noi molto vicini, si provveda”.
“Un atto irricevibile, gravissimo, sia nella modalità che nel merito, un atto che offende i lavoratori, ferisce profondamente il tessuto economico e sociale e tradisce le istituzioni del territorio e dell’intera regione, segnando uno stravolgimento delle corrette relazioni sindacali a cui, da sempre in Toscana, sono improntati i rapporti fra le parti sociali – così l’assessora al lavoro Alessandra Nardini commenta il licenziamento, senza comunicazione preventiva e via web, dei 422 lavoratori della Gkn di Campi Bisenzio -. La battaglia dei lavoratori della Gkn per la difesa del loro stabilimento è la nostra battaglia. Non possiamo rassegnarci ad accettare il repentino abbandono del territorio da parte di questa azienda e la conseguente perdita di posti di lavoro. Per questo, a fianco del sindacato, dei lavoratori e delle loro famiglie, la Regione è in prima fila per chiedere un tempestivo intervento nazionale e il ritiro dei licenziamenti. Se, da un lato, è importante la mobilitazione di tutti gli amministratori locali, come ho detto anche al sindaco di Campi Emiliano Fossi con cui sono in costante contatto, altrettanto indispensabile è l’immediato coinvolgimento del livello nazionale e, in particolare, del Mise. Ieri ci siamo subito sentiti con il ministro del lavoro Andrea Orlando, il quale si è prontamente interessato alla vicenda e poco fa ha giustamente sottolineato che, a fronte di una modalità inaccettabile, sia il ministero del lavoro che il Mise si stanno muovendo per fare luce sulle condizioni che hanno determinato la decisione dell’azienda e cercare tutti gli elementi per scongiurarla”.