Sicurezza dei rider, la Cgil approva la proposta di legge della Regione Toscana

Il sindacato: “Può aiutare la capacità di intervento verso quelle piattaforme digitali che al momento non rispettano i contratti”
“In merito alla proposta di legge 36, Disposizioni per la tutela e la sicurezza del lavoro dei lavoratori organizzati mediante piattaforme digitali”in discussione nella seduta odierna del Consiglio Regionale, ribadiamo il nostro parere favorevole alla sua approvazione”: così la Cgil oggi in una lettera ai consiglieri regionali.
“Ci preme chiarire anche – spiega il sindacato – con riferimento alla lettera aperta inviata dalla Cisl Toscana, che purtroppo confonde il suddetto provvedimento con la Pdl al Parlamento ancora in discussione nella II cmmissione, che altrimenti non potrebbe essere, stante il fatto che anche l’articolo 3 del protocollo condiviso da Cgil, Cisl e Uil Toscana con l’assessorato al Lavoro della Giunta Regionale, che la Cisl indica come la strada da perseguire, individua (citiamo testualmente) nel documento tecnico di valutazione dei rischi dei lavoratori organizzati mediante piattaforme digitali che la giunta regionale approverà ad integrazione delle linee di indirizzo per l’attività di prevenzione e sicurezza nei luoghi di lavoro di competenza della Regione e dei Dipartimenti delle Aziende sanitarie territoriali” il fondamentale strumento (esattamente come contenuto nell’articolo 4 della pdl 36) per rendere effettiva la tutela della salute e sicurezza di questi lavoratori. E’ pertanto non solo condivisibile ma necessaria al percorso intrapreso, la approvazione della norma in discussione”.
“La proposta di approvazione della pdl – conclude la sigla sindacale – può aiutare, a nostro avviso, la capacità di intervento della Regione a tutela dei rider verso quelle piattaforme digitali che al momento non rispettano i contratti nazionali di lavoro e le normative nazionali, favorendo l’individuazione di rappresentanti dei lavoratori per la sicurezza, a prescindere dalla tipologia contrattuale con cui sono inquadrati i fattorini. Auspichiamo pertanto, in un periodo in cui molto si parla di salute e sicurezza, che vogliate assicurare il vostro contributo a rendere piena ed efficace la tutela anche di questi lavoratori”.