Teatri chiusi, Confartigianato Firenze lancia l’allarme: “Addetti in ginocchio”

Interessati 2mila lavoratori diretti e circa 8mila addetti considerando l'indotto

Oltre 600 imprese, di cui un terzo individuali, con 2mila lavoratori diretti e circa 8mila addetti considerando l’indotto. Sono i numeri della filiera del teatro a Firenze, “messa in ginocchio delle restrizioni per l’emergenza Covid”. È’ l’allarme lanciato da Confartigianato in occasione della Giornata mondiale del teatro di domani (27 marzo).

“Quello dell’artigianato – commenta Alessandro Sorani, presidente di Confartigianato Firenze – è un mondo trasversale che copre tantissime realtà imprenditoriali, che fa affidamento su una miriade di soggetti e maestranze che oggi sono in grande difficoltà”.

Il comparto, che comprende aziende per la fabbricazione di parrucche e costumi, parrucchiere, estetiste, truccatrici, soggetti per rappresentazioni artistiche e recitazioni, service audio, video, organizzazione, gestione di strutture, “è bloccato da oltre un anno e le iniziative in streaming non sono assolutamente in grado di sopperire alla chiusura dei teatri“.

Per questo chiede “il via libera alla riapertura in sicurezza, maggiori risorse per le aziende e la proroga della moratoria sui mutui, in scadenza a fine giugno”.

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