Conciliazione paritetica, accordo tra Trenitalia e le associazioni dei consumatori

Il sistema è stato esteso anche ai viaggiatori dei treni regionali

Siglato oggi (23 marzo) il protocollo d’intesa tra Trenitalia e le associazioni dei consumatori che permetterà di introdurre anche nel trasporto regionale la conciliazione paritetica, un sistema che consentirà anche ai viaggiatori dei treni regionali di risolvere in modo rapido le piccole controversie senza dover ricorrere alla giustizia ordinaria.

L’accordo conferma in modo tangibile l’impegno del gruppo guidato da Gianfranco Battisti di investire, attraverso la sua controllata Trenitalia, in risorse umane e finanziare sul trasporto regionale.  Dopo aver fornito nel 2009 gli strumenti per facilitare la risoluzione di controversie ai passeggeri delle Frecce, lo strumento sarà esteso anche in passeggeri dei treni regionali.

Il servizio dei treni regionali viene sempre più apprezzato dai viaggiatori ed è in costante aumento il numero dei suoi fruitori: si è passati dai 447 milioni del 2015 agli oltre 463 milioni del 2019.  Una crescita che va di pari passo con gli investimenti del gruppo. Dal 2019 al 2025 investiti oltre 6 miliardi di euro per acquistare 634 nuovi treni e proprio lo scorso 18 marzo FS ha emesso un green bond da un miliardo di euro per l’acquisto di nuovi convogli.

Alla firma è seguito un incontro in streaming a cui hanno partecipato Gianfranco Battisti, Ad di Fs Italiane, Luigi Corradi, Ad di Trenitalia, Sabrina De Filippis, direttore divisione passeggeri regionale Trenitalia e i rappresentanti delle sedici associazioni dei consumatori che hanno firmato l’intesa.

“Estendere anche ai viaggiatori dei treni regionali lo strumento della conciliazione paritetica è un ulteriore segnale di attenzione e impegno verso i milioni di persone che ogni giorno utilizzano i nostri treni – dice Luigi Corradi – Abbiamo già delle performance che ci collocano ai vertici europei nella qualità del servizio, ma lavoriamo per migliorarci ulteriormente e lo facciamo con i fatti, come dimostrano i massici investimenti sul trasporto regionale”.

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