A due anni dal crollo rinasce il ponte di Albiano

Al taglio del nastro anche i governatori di Toscana e Liguria e il sindaco di Aulla

Due anni dopo il crollo ad Albiano Magra c’è il nuovo ponte. Quattro campate per circa 288 metri di lunghezza: così rinasce il collegamento fra Albiano e Caprigliola, sulle sponde opposte del Magra. Due corsie di larghezza pari a 3,5 metri, completate da banchine laterali da 1,25 metri, oltre a due piste ciclopedonali  su entrambi i lati, per una larghezza totale di 16,90 metri. L’impalcato è realizzato in struttura mista acciaio-calcestruzzo costituito da travi in acciaio ad altezza variabile con sovrastante soletta in cemento armato.

Ad inaugurare stamani (30 aprile) la struttura riaperta al traffico erano presenti il presidente della Regione Toscana Eugenio Giani e della Liguria Giovanni Toti, il sindaco di Aulla Roberto Valettini, il commissario straordinario Fulvio Maria Soccodato e i rapprresentanti di Anas

“E’ qualcosa di straordinario – ha detto Giani- sapere che, da quell’8 di aprile del 2020 al 30 di aprile di oggi, in 2 anni,  è stato ricostruito un ponte di quasi 300 metri. Questo fa  onore a  quello che fu il Comune di Albiano- Caprigliola che si sciolse  per  entrare nel Comune di Aulla, ma che chiese in contropartita un ponte . Era l’inizio del secolo. Non  potevamo permetterci che  questo ponte che ha un significato così importante per  queste comunità, che è il vero punto  di collegamento  ordinario fra Toscana e Liguria, al di là dell’autostrada, non fosse riparato nei tempi giusti. Due anni di lavoro  dimostrano che  quando le comunità locali operano in sinergia  a quelle nazionali , in questo caso l’Anas,  l’Italia mostra il meglio di sé ed è un Paese in cui possiamo essere orgogliosi”.

Giani torna all’8 aprile del 2020: “Eravamo affranti quel giorno. Appena seppi  che il ponte era crollato, mi precipitai qui ad Albiano e poi subito  in Comune per capire e cominciare ad organizzare. Sono stato commissario  e poi ho avuto l’alta vigilanza  su quest’opera  e con l’alta vigilanza  ho vissuto uno per uno i momenti cruciali: quando abbiamo deciso la strada per riparare al crollo del ponte, quindi rifarlo  accanto anche se leggermente spostato sul versante di Caprigliola di un centinaio di metri; il  periodo provvisorio, poi la rampa e finalmente  lo sviluppo dei lavori che oggi  vede  il taglio del nastro”

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