Istituti tecnici superiori, nasce un tavolo di confronto con la Regione

L'idea per poter concordare gli indirizzi per il futuro e per dare impulso ad un settore fondamentale e delicato come quello della formazione in Toscana

Il futuro degli istituti tecnici superiori è stato al centro dei lavori della commissione istruzione e cultura del consiglio regionale che si è riunita oggi (28 aprile). Una giornata di audizioni, con l’assessore regionale e con i rappresentanti delle nove Fondazioni  presenti sul territorio che, come ha sottolineato la presidente della commissione, è servita per preparare nel migliore dei modi l’evento del 21 maggio a Firenze, quando a Didacta, la grande Fiera dell’innovazione scolastica, proporremo insieme alla Settima commissione del Senato un appuntamento degli Stati generali della scuola dedicato alla formazione professionale di terzo livello.

La presidente Cristina Giachi ha aggiunto che è stato molto interessante affrontare con l’assessore l’indirizzo della Regione su un tema complesso e attuale che prevede anche lo stanziamento di un miliardo e mezzo di fondi del Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr). Con il ministro dell’istruzione, ha spiegato la presidente, si potrà valutare come l’Italia intenda spenderli e con quali modalità saranno resi disponibili alle Regioni per finanziare i corsi.

Durante il suo intervento l’assessora Alessandra Nardini ha confermato, come da tempo richiesto dalla commissione, la creazione di un tavolo regionale di confronto con tutte le Fondazioni Its per poter concordare gli indirizzi per il futuro e per dare impulso ad un settore fondamentale e delicato come quello della formazione in Toscana, con la prima riunione prevista per il 29 aprile.

L’assessore ha anche confermato come i numeri siano in crescita, con l’aumento del numero delle Fondazioni e con l’attivazione di 18 percorsi formativi con finanziamenti previsti di oltre 27milioni di euro. Con il nuovo bando sono 36 le proposte progettuali che verranno valutate con le graduatorie che verranno pubblicate entro la primavera per avviare i nuovi percorsi ad ottobre.

Risultati straordinari quelli ottenuti dagli Its, come sottolineato dall’assessore, che portano l’80 per cento delle ragazze e dei ragazzi a trovare occupazione entro un anno e nel 91 per cento dei casi si tratta di ambiti coerenti con il percorso di formazione.

Sonia Nebbiai coordinatrice regionale delle Fondazioni ha apprezzato la creazione del tavolo e ha presentato le richieste a nome di tutti i partecipanti all’audizione: “Il superamento del bando annuale, passando a una programmazione triennale, la necessità di più personale specializzato, il problema delle risorse e quello dell’orientamento che andrebbe fatto con la Regione e l’Ufficio scolastico”. “Il problema più grande – ha aggiunto – è la difficoltà a entrare nelle scuole e questo porta ad un’adesione contenuta ai corsi”. Temi questi sottolineati dai rappresentanti delle altre Fondazioni e che hanno trovato spazio nell’ampio dibattito con i rappresentanti delle minoranze che hanno chiesto una programmazione triennale e una connessione maggiore tra territori e fondazioni.

La vicepresidente della commissione Luciana Bartolini ha evidenziato come ci sia voglia e necessità di questo tavolo promosso dalla Regione. Il problema dell’orientamento, ha spiegato, è un problema generale nella scuola italiana e andrebbe fatto a partire dalla scuola media.

Nella replica l’assessore all’istruzione ha garantito che l’arrivo dei nuovi Fondi europei permetterà una programmazione più ampia. Ma proprio i meccanismi di erogazione del Fondo sociale europeo, con regole e vincoli precisi, non permettono di abbandonare la logica del bando. L’obiettivo, ha concluso, non è quello di aumentare le Fondazioni, ma i percorsi formativi che si fanno nei diversi territori.

 

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