Fondi del nuovo Feamp per il settore ittico toscano

L'annuncio dalla vicepresidente e assessora all’agroalimentare Stefania Saccardi in occasione del Seafood Expo Global che si conclude oggi a Barcellona

Investimenti in acquacoltura e maricoltura, rinnovo della flotta per garantire sicurezza ai pescatori e rispetto dell’ambiente, formazione per i giovani e le donne, adeguamento delle infrastrutture portuali, promozione e valorizzazione dei prodotti Toscani nel mondo sono alcune delle linee di azione sulle quali la Regione impiegherà i fondi del nuovo Feamp (Fondo europeo per la politica marittima, la pesca e l’acquacoltura) 2021-2027. Auspico che nei criteri di ripartizione delle risorse del nuovo Feamp siano adeguatamente prese in considerazione le particolarità della Toscana: circa 1 milione di ettari di mare rappresentati da quasi il 50% da riserve naturali o da Sic (i Siti di interesse comunitario) dove la pesca è vietata. Come la nostra capacità di spendere completamente le risorse messe a bando. Caratteristiche che fanno della Toscana una eccellenza nella sostenibilità ambientale e nella capacità di spendere le risorse a disposizione di cui la ripartizione delle nuove risorse dovrà tenere conto”.

Lo ha affermato la vicepresidente e assessora all’agroalimentare Stefania Saccardi in occasione del Seafood Expo Global, che si conclude oggi (28 aprile) a Barcellona. Il Seafood Expo Global rappresenta il più grande evento commerciale di frutti di mare del mondo. All’edizione 2022 sono presenti più di 29100 acquirenti, fornitori, media e altri professionisti del settore ittico provenienti da più di 150 paesi. È il luogo globale dove l’industria dei frutti di mare si incontra e discute delle prospettive future del settore.

La Toscana è presente al Seafood Expo Global 2022, all’interno del Padiglione Italia del Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali, con uno stand con altre sei regioni: Calabria, Campania, Emilia Romagna, Puglia, Sardegna. Nel padiglione italiano, sono presenti diverse Aziende italiane di cui quattro toscane. Le aziende italiane presenti rappresentano tutta la filiera ittica dalla pesca e dell’acquacoltura provenienti dalle varie regioni, pesca di mare, produzione, trasformazione, import, export.

Il Feamp del periodo 2014-2020 è stato al centro dell’evento “Il Feamp in Toscana e Sardegna e le nuove prospettive”, organizzato dalla Regione Toscana assieme alla Regione Sardegna. La conferenza è stata l’occasione per analizzare le iniziative finanziate grazie ai fondi Feamp e illustrare le prospettive future per rafforzare e sviluppare il settore ittico.

A livello nazionale il Feamp dispone di una dotazione finanziaria comunitaria pari a 537,2 milioni di euro per un totale di risorse pubbliche comprensive del cofinanziamento nazionale pari a circa 980 milioni di euro. Di queste risorse 18 milioni di euro sono destinate alla Toscana.

Sulle coste toscane operano nell’ambito della pesca 590 barche di cui 120 con il sistema a strascico, 135 con la “circuizione” e 335 barche con attrezzi di piccola pesca; il tutto per una produzione di circa 11 mila tonnellate. A questi numeri si devono aggiungere quelli derivanti dall’acquacoltura: sono gli impianti operanti in Toscana con una produzione di circa 4 mila tonnellate l’anno, in aumento visto l’attuale sviluppo della maricoltura.

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