Base militare di Coltano, piovono le critiche. Pieroni (Pd): “Un progetto invasivo da scongiurare”

Il senatore Ferrara (M5S): "Il Pnrr dovrebbe servire a compiere la transizione ecologica, non a mettere a repentaglio la natura"

“La base militare a Coltano nel Parco di Migliarino, San Rossore e Massaciuccoli è un intervento assolutamente da scongiurare”. Parole del gruppo Pd in consiglio regionale, che oggi (martedì 12 aprile) ha presentato una mozione alla giunta per avviare  un confronto con l’esecutivo nazionale, ministero della difesa e autorità militari. 

“Occorre lavorare tutti insieme per una soluzione alternativa e meno invasiva per il territorio – dichiara Andrea Pieroni, consigliere regionale Pd – Come gruppo del Partito democratico con una mozione, di cui è primo firmatario il capogruppo Vincenzo Ceccarelli, chiediamo al presidente della Regione Toscana, Eugenio Giani, di intraprendere ogni azione utile, insieme all’ente Parco regionale Migliarino, San Rossore e Massaciuccoli, per avviare un confronto con il governo”.

“L’obiettivo – prosegue – è scongiurare un intervento fortemente impattante che prevede nuove urbanizzazioni e cubature  – complessivamente per 445mila mq – in un luogo soggetto a tutela ambientale e altri vincoli, poiché area naturale protetta di grande valore naturalistico. La notizia dell’intervento ha suscitato numerose prese di posizione critiche a partire dall’ente parco, da parte di forze politiche, organizzazioni sindacali e diverse associazioni: tutti sono concordi nello stigmatizzare la scelta di un luogo di elevato pregio ambientale effettuata senza l’adeguato coinvolgimento, nella fase decisionale, di tutte le istituzioni interessate“.

 “L’estensione della superficie del parco interessata dall’intervento è di 73 ettari, sui quali è prevista la costruzione di villette a schiera, poligoni di tiro, altri edifici, infrastrutture di addestramento, magazzini. L’infrastruttura è ritenuta strategica anche in considerazione della vicinanza all’aeroporto militare di Pisa e classifica come opera di difesa nazionale per cui vengono applicate misure di semplificazione procedurali”.

“Non discutiamo gli interessi di difesa nazionale che sono prioritari, così come non mettiamo in dubbio la necessità di una struttura logistica utile ai reparti speciali dei carabinieri il cui lavoro è prezioso per la sicurezza dei territori e della comunità, ma è impensabile predisporre un progetto di questa portata senza alcun confronto con le istituzioni del territorio e sottovalutando i rischi ambientali ben evidenziati dall’ente parco” conclude Pieroni.

Opinione condivisa dal senatore Gianluca Ferrara, vice presidente del gruppo M5S a Palazzo Madama che ha presentato “Un’interrogazione parlamentare destinata ai ministri della transizione ecologica Cingolani e della difesa Guerini, per chiedere di individuare aree più idonee o quantomeno limitare l’estensione delle nuove costruzioni, in modo tale da non ulteriormente deturpare un’oasi che invece deve essere tutelata e valorizzata”.

“E’ davvero preoccupante – continua Ferrara – la decisione di realizzare un nuovo complesso militare all’interno di un parco naturale, come quello di Migliarino San Rossore Massaciuccoli. Il progetto del governo prevede la costruzione di uffici, poligoni di tiro, magazzini, un eliporto, parcheggi e residenze, non solo nell’area della vecchia base radar, poi dismessa, ma su una superficie di circa 729mila metri quadri all’interno del parco, in località Coltano”.

“Ciò che desta particolare preoccupazione – aggiunge – è che la realizzazione della cittadella militare, destinata a ospitare, oltre al Gis, il reggimento paracadutisti Tuscania e il reparto cinofili, sarà finanziata con i fondi del Pnnr: quel denaro deve essere usato per il rilancio economico del paese, nel rispetto dell’esigenza di compiere una vera transizione ecologica, non per opere che potrebbero mettere a repentaglio la conservazione della natura”.

“Invece, l’invasività del progetto per come lo conosciamo oggi, che riguarderebbe anche alcune aree di nidificazione di uccelli a rischio di estinzione, sembra porsi in contrasto con il nuovo articolo 9 della Costituzione, il quale grazie ad una riforma del Movimento 5 Stelle prevede che la Repubblica tuteli l’ambiente, la biodiversità e gli ecosistemi” conclude il senatore.

 

 

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